Turchia. Ad Ankara ancora tensione. Spunta la firma dell’Isis

ANKARA – Le prime indicazioni nell’inchiesta per il tragico attentato di sabato ad Ankara fanno pesare che dietro ci sia l’Isis e le indagini si stanno proprio focalizzando sul gruppo estremistico: e’ quanto riferiscono due fonti della sicurezza turca.

Una delle fonti sostiene che il massacro di Ankara ha forti similitudini con l’attentato kamikaze avvenuto a luglio nella citta’ di Suruc, vicino al confine con la Siria (che fu all’epoca attribuito dalle autorita’ turche all’Isis, ndr): “Questo attentato e’ nello stile di Suruc e tutte le tracce sono che e’ stato una copia dell’altro… Questo porta all’Isis”, ha detto la fonte, che pero’ ha voluto mantenere l’anonimato. Sulla stessa linea la seconda fonte: “Tutti i segnali ci indicano che l’attentato possa essere stato realizzato dall’Isis: siamo completamente focalizzati sull’Isis”. 


Intanto migliaia di persone si sono riunite sul luogo della strage avvenuta ieri ad Ankara dove due attentatori suicidi si sono fatti esplodere uccidendo oltre 100 persone, almeno 122 secondo il partito filocurdo Hdp che ha organizzato la manifestazione pacifista presa di mira. Molte delle persone scese in piazza oggi per ricordare le vittime hanno scandito slogan contro il governo turco. Vi sono stati momenti di tensione quando la polizia, che ha lanciato dei lacrimogeni, ha impedito ad esponenti politici ed altri dimostranti di mettere fiori e corone sul luogo della strage. 

Dopo aver bloccato anche i leader del partito Hdp, Selahattin Demirtaş and Figen Yuksekdag, sostenendo che gli investigatori stavano ancora raccogliendo reperti, la polizia ha permesso ad una settantina di persone di superare i cordoni per deporre le corone di fiori. Un gruppo di dimostranti ha iniziato a marciare verso una piazza centrale di Ankara, scandendo slogan contro il presidente Recep Tayyip Erdogan, da loro considerato il responsabile della spirale di violenza.

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