Siria. Hollande triplica capacità operativa militare

PARIGI – Hollande ha fatto sapere che non perdonerà l’attentato di venerdì scorsa. Motivo per cui la portaerei Charles De Gaulle, partita oggi per il Mediterraneo orientale per partecipare alla campagna militare francese contro lo Stato islamico, farà “triplicare” la capacità operativa delle forze transalpine impegnate nei bombardamenti di Raqqa.

“La Charles De Gaulle è appena partita, ci permetterà di triplicare la nostra capacità operativa”, ha detto il capo dell’Eliseo parlando ai sindaci francesi.Hollande ha spiegato che l’appello alla comunità internazionale “per un’azione comune per annientare lo Stato islamico”” sulla base di una “coalizione molto ampia che possa dare un colpo definitivo””. Pur sapendo, ha aggiunto, che “ci sono differenze tra i paesi”, Hollande ha tuttavia ricordato che l’Isis (Daesh, in arabo) è “un esercito che minaccia il mondo intero””.La prossima settimana, ha detto ancora Hollande, si recherà a Mosca e Washington per incontrare i presidenti Vladimir Putin e Barack Obama per coordinare le azioni.

Ma non solo. Anche la fregata belga ‘Leopold I’ e’ salpata oggi dal porto di Tolone insieme alla portaerei a propulsione nucleare ‘Charles de Gaulle‘ che scortera’ fino al Mediterraneo orientale per proteggerla da eventuali minacce aeree o subacquee mentre procede a rafforzare il dispositivo bellico contro lo Stato Islamico in Siria: lo ha reso noto l’agenzia di stampa ‘Belga’, citando fonti governative secondo cui la spedizione avviene su richiesta di Parigi. Il Belgio e’ dunque tra i primi membri dell’Unione Europea a concretizzare la propria risposta positiva alla richiesta di aiuto, lanciata dalla Francia dopo gli attacchi di venerdi’ scorso a Parigi in forza della clausola di solidarieta’ contenuta nell’articolo 42.7 del Trattato di Lisbona. Il ministro della Difesa, Steven Vandeput, ha spiegato che la carneficina ha “profondamente modificato la natura originaria” della missione della nave da guerra, che si sarebbe dovuta limitare a partecipare a esercitazioni congiunte. Vandeput non si e’ voluto pronunciare su eventuali altre forme di assistenza della fregata alla portaerei, ribadendo che Bruxelles esige un preventivo “mandato ampio” da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

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