Parigi: Valls annuncia ci saranno altri attacchi. L’Italia è minacciata dal terrorismo

ROMA – “Non è finita. Gli uomini del gruppo che ha colpito il 13 novembre non sono stati tutti fermati, la rete di complicità non è ancora smantellata.

Ho allertato sul rischio di altri attentati, anche chimici sull’esempio di quanto accaduto a Tokyo vent’anni fa, perché è la verità. Siamo a un tornante, abbiamo cambiato epoca. Non significa cedere alla paura, ma tutti dobbiamo imparare a convivere con una minaccia permanente”. Il premier francese Manuel Valls ribadisce le sue preoccupazioni  e dice di aver saputo dell’esplosione allo Stade de France con un sms del ministro dell’Interno Cazeneuve, quando si trovava “150 metri da uno dei ristoranti attaccati: La mia prima reazione è stata quella di dire a mia moglie Anne ‘Ci siamo, ecco l’attentato che temevamo’”.

“Rifiutare di usare la parola guerra, è una forma di negazione della realtà – prosegue – L’Italia è minacciata dal terrorismo vista la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo. Dobbiamo metterci d’accordo sulla priorità nell’intervento militare. I russi dicono di voler combattere l’Is ma finora bombardano soprattutto gli oppositori al regime di Assad. Per la Turchia vale lo stesso”. Lo stato d’emergenza per Valls “non è una privazione di libertà. È uno strumento che ci permette di dispiegare due mezzi supplementari contro il terrorismo”, dopo tre mesi “vedremo se prolungare o se varare leggi ad hoc”. Il primo ministro transalpino chiarisce poi la sua posizione sui migranti: “È urgente controllare l’ondata migratoria”, e aggiunge che “non possiamo accogliere nuovi migranti in Europa”, la Francia ne prenderà 30 mila in due anni, non uno di più, la Germania ha preso “una sua decisione e se ne assume le responsabilità”.

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