Thailandia, tratta di esseri umani. L’investigatore fugge, teme per la sua vita

SYDNEY – E’ fuggito in Australia per chiedere asilo politico, l’investigatore di alto livello della polizia thailandese incaricato delle indagini sul traffico umano, dichiarando ai media australiani di temere per la sua vita, dopo aver portato alla luce il coinvolgimento di “persone influenti” nel governo, tra i militari e nella polizia. 

Il general maggiore Paween Pongsirin era stato incaricato di indagare sulle reti di traffico umano dopo la scoperta lo scorso maggio di numerose fosse comuni in campi di migranti nella giungla, presso il confine con la Malaysia. Gran parte dei resti appartenevano a musulmani Rohingya fuggiti dal Myanmar e la scoperta aveva causato shock su scala internazionale, inducendo il governo militare di Bangkok ad avviare un’indagine approfondita sulle reti del traffico, che fino ad allora aveva operato in quasi completa impunità. E le indagini furono affidate a una task force comandata da Paween, ufficiale con lunga esperienza sulla zona, che ha svolto il compito con tenace determinazione, emettendo oltre 150 mandati d’arresto, a carico anche di personalità politiche, poliziotti e militari. I processi sono iniziati con 88 imputati, fra cui per la prima volta un alto ufficiale militare, il generale Manas Kongplan.

La stessa organizzane Human Rights Watch (HRW), a casua della pericolosa connivenza tra le autorità thailandesi e i trafficanti, aveva chiesto l’apertura di un’indagine indipendente con il coinvolgimento delle Nazioni Unite. «La tratta di persone in questa area della Thailandia è fuori controllo da molto tempo», aveva dichiarato Brad Adams, direttore per l’Asia di HRW. «Il lungo coinvolgimento di funzionari thailandesi nel traffico di esseri umani significa che per scoprire la verità e punire i responsabili è necessaria un’indagine indipendente con il coinvolgimento delle Nazioni Unite».  Va ricordsaato che nell’ultimo rapporto «The Trafficking in Persons» (TIP) che fa riferimento ai dati del 2014, redatto dal Dipartimento di Stato americano sul traffico umano, viene sottolineato che lo spaventoso fenomeno della tratta illegale delle persone in Thailandia è cresciuto enormemente. I numeri delle persone coinvolte sono altissimi, solo nel 2014, almeno 53 mila persone sarebbero finite nella tratta degli esseri umani, fruttando a questi trafficanti senza scrupoli, più di ottanta milioni di dollari. Insomma un giro milionario e disumano.

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