Pacchi bomba: in Grecia si cerca un quindicesimo ordigno

ATENE – In Grecia le forze di sicurezza stanno conducendo una vera e propria caccia all’uomo.

Lo scopo è catturare i responsabili dei pacchi bomba scoperti nei giorni scorsi ad Atene e indirizzati a diverse sedi diplomatiche nella capitale greca. Al momento la polizia ellenica sta cercando cinque persone legate al gruppo anarchico ‘Cospirazione delle cellule di fuoco’ ritenuto responsabile degli atti terroristici scoperti. Si tratta di un gruppo che è attivo nel Paese dal 2008 e che si è già reso responsabile di una serie di attentati in Grecia. Sembra inoltre, che abbia collegamenti con gli anarchici europei e addirittura italiani. “Tutte le prove puntano ad escludere qualsiasi legame con il terrorismo internazionale”, ha rassicurato il ministro degli Esteri greco, Dimitri Droutsas. Anche oggi è stata una giornata di intenso ‘lavoro’ per gli artificieri greci. Stamani hanno fatto detonare un altro pacco sospetto indirizzato all’ambasciata francese ad Atene.

 

Il mittente indicato sul pacco era l’arcivescovo ortodosso di Atene e capo della Chiesa nazionale, Ieronimo. Nel riceverlo gli addetti dell’ambasciata si erano insospettiti ed lo avevano rispedito all’agenzia di recapiti privata ‘Acs’ che aveva effettuato la consegna. Il pacco aperto dagli artificieri conteneva esplosivo dello stesso tipo degli altri scoperti nei giorni scorsi. Anche in Europa l’allerta per i pacchi bomba è al massimo. Stamani esperti della polizia tedesca sono giunti ad Atene per collaborare nelle indagini. Lo scorso martedì la polizia tedesca aveva intercettato un pacco esplosivo proveniente dalla Grecia diretto all’ufficio di Angela Merkel a Berlino. Gli agenti della polizia federale tedesca hanno annunciato di voler esaminare anche gli altri pacchi bomba e hanno reso noto che verranno informati dai colleghi greci sui progressi delle indagini.

 

Di fatto quello in corso è un vero e proprio attacco coordinato non solo contro sedi diplomatiche straniere ad Atene, ma anche contro leader e istituzioni europee. Nel mirino dei terroristi sono finiti il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, il presidente francese, Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Presi di mira anche la Corte di Giustizia Europea a Strasburgo e la sede di Europol in Olanda. Nella vicenda sono rimaste coinvolte loro malgrado anche diverse agenzie di spedizioni postali statali e private. Il tutto è iniziato lunedì scorso quando un pacco bomba indirizzato all’ambasciata del Messico ad Atene è esploso tra le mani di un impiegata di un’agenzia di spedizioni. Immediatamente è scattato l’allarme e nel corso della giornata sono stati ritrovati altri pacchi indirizzati alla sede diplomatica di Belgio e Olanda ad Atene e quello al presidente francese Nicolas Sarkozy. Il giorno dopo, il 2 novembre invece, due pacchi a basso potenziale esplosivo esplodevano all’interno delle sedi diplomatiche della Svizzera e della Russia ad Atene, mentre altri tre diretti a quelle tedesca, cilena e bulgara venivano intercettati e fatti detonare dagli artificieri greci. Nello stesso giorno veniva scoperto anche il pacco bomba spedito dalla Grecia alla Merkel e i due pacchi destinati all’Europol e alla Corte di Giustizia della Ue a Lussemburgo, scoperti all’aeroporto di Atene mentre stavano per essere caricati su aerei cargo. Ieri poi, su un volo cargo della TNT è stato scoperto il pacco bomba indirizzato a Silvio Berlusconi. Soprattutto ad Atene l’allerta è alta.

 

Oggi si è tenuta anche ina riunione al ministero dei Trasporti alla presenza del ministro Dimitris Reppas e dei vertici della polizia postale. Alla mezzanotte di oggi termina il blocco imposto ai voli postali aerei dalla Grecia per l’estero. Una decisione che era stata adottata per favorire la ricerca e la neutralizzazione di eventuali altri ordigni. Secondo le informazioni in possesso della polizia greca potrebbe esserci in giro ancora un pacco bomba. La convinzione è basata su una lista contenente 15 obiettivi e trovata su uno dei due giovani arrestati lo scorso lunedì ad Atene. Fino ad ora sono stati scoperti, con quello di oggi, 14 pacchi esplosivi. Il possibile destinatario dell’ultimo pacco potrebbe essere un’ambasciata di un Paese asiatico. In merito però, non ci sono conferme. Nel frattempo oggi ad Atene segnalati diversi pacchi sospetti. Quattro sono stati segnalati dal corriere Ups mentre un altro spedito al parlamento e altri due all’ambasciata armena e a quella ceca. Per fortuna si è trattato per tutti di falsi allarmi. Il ‘Warning’ in corso è scattato lo scorso lunedì quando in Grecia è stato dato il via ad una serie di attentati a mezzo pacchi postali esplosivi. Attentati attribuiti verosimilmente agli anarco insurrezionalisti greci in particolare a ‘Cospirazione delle cellule di fuoco’. La fondatezza dell’attribuzione risiede nel fatto che la polizia ellenica, lo scorso lunedì, ha arrestato due giovani estremisti, sospettati di appartenere al questo gruppo anarchico. Si tratta di Panayotis Argyrou, 22 anni, studente di chimica, e Gerassimos Tsakalos, di 24.  Uno dei due era in possesso di un pacco bomba destinato al presidente francese Nicolas Sarkozy. Proprio oggi è stata convalidata dal magistrato il loro arresto per partecipazione a banda armata e atti di terrorismo. I due si sono rifiutati di rispondere alle domande del giudice.

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