Onu, una risoluzione per mettere fine agli attacchi negli ospedali in zone di conflitto

NEW YORK – Cinque Paesi membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite lavorano a una bozza di risoluzione che esige la fine degli attacchi contro gli ospedali in Siria, Yemen e altri Paesi in conflitto.

Lo hanno indicato fonti diplomatiche.Egitto, Spagna, Nuova Zelanda, Uruguay e Giappone – cinque membri non permanenti del Consiglio – stanno mettendo a punto un testo che riafferma solennemente che questi attacchi violano il diritto internazionale e che i loro autori devono renderne conto.””Visto l’aumento di queste azioni, sarebbe opportuno avere un testo che riafferma il diritto internazionale e ribadisce il rispetto dovuto al personale sanitario”” in tempo di guerra, ha spiegato il portavoce della missione neozelandese, Nicola Garvey.L’Onu non manca mai – nei suoi rapporti sulla situazione umanitaria in Siria o in Yemen, o nelle risoluzioni su questi conflitti – di denunciare gli attacchi contro gli ospedali e i medici. Ma nessun testo è stato ancora specificamente consacrato a questo.

Lo scorso anno, 94 attacchi in Siria hanno preso di mira ospedali e cliniche sostenuti da Medici senza frontiere, secondo l’organizzazione benefica. Lanci di missili hanno inoltre raggiunto almeno tre strutture di Msf in Yemen, dove una coalizione guidata dall’Arabia Saudita combatte contro i ribelli sciiti. Msf sostiene l’iniziativa dei cinque Paesi, ha indicato il direttore esecutivo Jason Cone.Il testo potrebbe essere presentato a tutti i quindici Paesi membri del Consiglio la prossima settimana, secondo fonti diplomatiche. 

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