Panama Papers, società nordcoreana tra clienti di Mossack Fonseca

ROMA – Una società della Corea del Nord utilizzata per finanziare il programma nucleare di Pyongyang figura tra i clienti della società panamense Mossack Fonseca, epicentro di un grande scandalo di evasione fiscale.

Dei circa 11,5 milioni di documenti esaminati dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ), alcuni riguardano la società DCB Finance: domiciliata a Pyongyang, essa è stata registrata alle Isole Vergini Britanniche nel 2006 ed è stata legalmente costituita da Mossack Fonseca, riferiscono il quotidiano britannico The Guardian e la Bbc.In quell’anno, la Corea del Nord ha condotto il suo primo test nucleare, che gli è valso le prime sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La DCB Finance era stata registrata da un cittadino della Corea del Nord, Kim Chol-Sam e da Nigel Cowie, un banchiere britannico che si stabilì in Corea del Nord nel 1995. Quest’ultimo aveva poi diretto la prima banca straniera in Corea del Nord, la Daedong Credit Bank, di cui DCB Finance era una società controllata.

I documenti mostrano che nonostante l’indirizzo a Pyongyang, Mossack Fonseca non ha mai rimarcato il collegamento tra la DCB e la Corea del Nord prima del 2010, quando l’Agenzia d’investigazione finanziaria IVB ha inviato inviato una lettera allo studio legale per chiedere informazioni sulla società nordcoreana. E’ stato solo in questo momento che lo studio ha cessato di rappresentare la DCB. Nel 2011, infine, Cowie ha venduto le sue azioni in Daedong Credit Bank a un consorzio cinese.La banca, così come DCB e Kim Chol-Sam, è stata colpita nel giugno 2013 da sanzioni Usa perché sospettata di fornire servizi finanziari a due entità nordcorane con un “ruolo centrale” nello sviluppo dei programmi nucleari di Pyongyang.

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