L’Austria chiude il Brennero. L’Unione Europea non c’è più

ROMA  – Schengen o non Schengen il risultato è che alla fine come si sta dimostrando ogni Stato membro fa ciò vuole senza troppe esitazioni, violando  norme europee e minando i rapporti di convivenza pacifica nell’Unione.

L’Austria con la sua nuova mossa di chiudere il valico del Brennero ha deciso quindi di arroccarsi nella sua decisione e non sembra proprio voler tornare indietro.

I controlli nel Brennero partiranno quindi  alla fine di maggio con la costruzione di una barriera metallica lunga 400 metri e l’intervento dell’esercito che supporterò le operazioni di controllo di merci, auto, treni e persone.

Una scelta che – come è stato ampliamente raccontato – avrà conseguenze negative anche sull’economia italiana e soprattutto sul turismo. La Cgia ha parlato di perdite quantificabili in 10 miliardi di euro.  

Oggi il leader del gruppo Socialdemocratico al parlamento europeo Gianni Pittella ha quindi lanciato un appello alle autorita’ austriache: “non si chiuda il Brennero, non si commetta una tale violazione”, ha detto durante il dibattito sull’accordo fra Ue e Turchia sulla gestione dei flussi di migranti. “Lo avremmo potuto evitare – ha osservato riferendosi all’accordo – solo se tutti i paesi avessero accettato di condividere l’accoglienza dei migranti, ma purtroppo non e’ stato così”. 

Opposta posizione quella dell’eurodeputato leghista Mario Borghezio che senza troppi giri di parole afferma: “Fa molto bene l’Austria a chiudere il Brennero: anzi, grazie Austria che difendi i confini europei”. L’esponente della lega Nord ha sempre contestato l’accordo con la Turchia, defindendolo “illegale”, oltre che responsabile di provocare “uno tsunami di profughi che invaderanno le coste italiane” spostandosi dal Mediterraneo orientale a quello

centrale, e accusando il premier Matteo Renzi di non fare abbastanza per la protezione delle frontiere.  

Condividi sui social

Articoli correlati