In Francia inizia Euro 2016 nel nome delle tensioni sociali

PARIGI – Le tensioni sociali per protestare contro la riforma del lavoro in Francia non si spengono e domani inizia Euro 2016, il campionato europeo di calcio.

Continuano gli scioperi del personale della SNCF, le ferrovie francesi, e i piloti di Air France non hanno ritirato la minaccia di sciopero. Questa mattina diversi manifestanti e militanti della Cgt hanno bloccato l’accesso al mercato internazionale all’ingrosso di Rungis (Val-de-Marne), il piu’ grande mercato agroalimentare di prodotti freschi del mondo. Tuttavia il principale campo di battaglia dello scontro tra governo e sindacati e’ diventata la SNCF, dove il personale e’ in sciopero per il nono giorno consecutivo. Non sono bastati a sbloccare la situazione gli aiuti al settore ferroviario prospettati ieri dal premier, Manuel Valls Almeno un treno su dieci subira’ l’impatto dello sciopero sulle linee Transilien, RER et Intercity, e 6 su 10 sulle linee regionali, mentre almeno l’80% dei TGV funzioneranno regolarmente. Altro punto dolente e’ quello della spazzatura. Almeno due impianti per il trattamento dei rifiuti della regione parigina restano bloccati, cosi’ come l’inceneritore di Fos-sur-Mer, che serve Marsiglia. In compenso riprendono a funzionare gli impianti di Saint-Etienne, fermi da diversi giorni. Nel frattempo almeno tre delle cinque raffinerie Total subiscono blocchi, anche se le stazioni di servizio risultano rifornite.

I manifestanti tentano blocco mercati generali  

Un’azione simbolica per colpire “il ventre” dell’Ile-de-France. Circa 200-300 manifestanti della CGT, il principale sindacato di Francia, hanno cercato di bloccare questa mattina gli accessi al mercato di Rungis, l’immenso mercato generale alle porte di Parigi che alimenta gran parte della regione, per protestare contro la riforma del lavoro del governo francese. Poco prima delle 6, riferiscono fonti della questura, i manifestanti hanno poi rimosso i blocchi all’ingresso principale e si sono sistemati nella rotatoria in prossimità dei depositi di frutta e verdura, permettendo così l’accesso dei fornitori a quello che è uno dei più grandi centri commerciali d’Europa. Trasporti, energia, rifiuti, ora anche il mercati internazionale di Parigi: nella Francia dei veleni continuano dunque gli scioperi e le mobilitazioni dei sindacati contro il ‘jobs act’ francese. Il presidente Francois Hollande e il premier Manuel Valls cercano disperatamente una via d’uscita mentre il mondo volge lo sguardo verso un Paese nel caos.

Sapin: fermate gli scioperi

Nel frattempo il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin invita i lavoratori mobilitati contro la riforma del lavoro a interrompere gli scioperi, perche’, dice, ormai “non hanno piu’ alcun senso”. “Perche’ uno sciopero sia comprensibile – dice a France Info – deve avere un senso. E oggi questo sciopero non piu’ alcun senso”. “Qual e’ il senso oggi dello sciopero dei conducenti della spazzatura? Nessuno e’ in grado di dirlo. Qual e’ il senso di quelli che bloccano per esempio l’entrata del mercato all’ingrosso di Rungis? Nessuno sa dirlo”. “E’ normale avere delle rivendicazioni – aggiunge il ministro – E’ normale, eventualmente fare manifestazioni. Ma qual e’ oggi la priorita’ del nostro paese? Qual la priorita’ delle organizzazioni sindacali? E’ l’impiego”. “L’occupazione e’ in ripresa. Non e’ il momento di fermarla”. 

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