Terrorismo a Orlando 50 morti. L’aggressore di origine afghana

ORLANDO (FLORIDA) – Il killer di Orlando è stato ucciso. La vittima che si era introdotta in un club per gay a Orlando sparando all’impazzata, è stato ammazzatto dopo l’irruzione delle forze dell’ordine. Purtroppo il bilancio è alto. Si parla di 50 morti e 53 feriti come ha confermato la stessa polizia, specificando che si tratta della peggiore strage di massa nella storia Usa.

La strage nel locale gay di Orlando e’ avvenuta proprio nel mese del Gay Pride che negli Stati Uniti celebra con parate e cerimonie le conquiste per i pari diritti degli omosessuali culminate l’anno scorso, il 26 giugno, con la legalizzazione delle nozze tra coppie dello stesso sesso da parte della Corte Suprema.

Nei prossimi giorni il presidente Barack Obama dovrebbe dichiarare monumento nazionale l’area attorno allo Stonewall Inn, i locale gay di Greenwich Village teatro di scontri tra polizia e clienti da cui l’8 giugno 1969 partirono le campagne per la parita’ dei diritti.  

L’aggressore della discoteca di Orlando era un cittadino americano di origine afghana. L’uomo si chiamava Omar Mateen, eta di Port St. Lucie, in Florida, ed era nato da genitori afghani nel 1986, ma non era inserito nella lista di sospetti terroristi, anche se risulta essere indagato per un crimine precedente non collegato. La polizia sta fornendo ai media americani l’identità dell’aggressore, ma finora si sa ben poco di lui e di un suo eventuale movente. Anche il Post conferma che la famiglia Mateen è arrivata dall’Afghanistan mentre Omar si ritiene che sia nato negli Stati Uniti e quindi era cittadino americano. (“Il presidente Obama di essere costantemente informato dall’Fbi e dalle altre agenzie federali che stanno lavorando con la polizia di Orlando per raccogliere più informazioni”. E” quanto ha reso noto la Casa Bianca con un comunicato. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con le famiglie e i cari delle vittime” dell”attacco della notte scorsa alla discoteca gay di Orlando, si legge ancora nella dichiarazione del portavoce del presidente Obama. 

“E’ stato un attacco ben organizzato e preparato”. E’ quanto ha detto il capo della polizia di Orlando, John Mina, parlando dell’attacco nel night club ”Pulse”, e conseguente presa di ostaggi, che ha provocato almeno 20 morti e 42 feriti e che si è concluso quando sono intervenute le squadre Swat che hanno neutralizzato, uccidendolo, l’aggressore. Le autorità di Orlando hanno detto in un primo momento di considerare l’attacco un atto di terrorismo interno. Ma poi un portavoce dell”Fbi ha detto che si sta valutando la pista del terrorismo islamico. 

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