Siria. 267 civili uccisi in 55 giorni di raid

DAMASCO – Sono più di 267 i civili uccisi ad Aleppo e 2.900 quelli feriti nei 55 giorni consecutivi di scontri e di raid arerei sferrati dal regime di Damasco dal 22 aprile contro i quartieri orientali della città settentrionale siriana in mano all”opposizione e contro quelli occidentali in mano al regime da parte dei ribelli.

Lo denunciano gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani dopo che nella notte i russi hanno annunciato un cessate il fuoco di 48 ore nella città divisa tra ribelli e forze governative. Gli attivisti segnalano anche l’enorme distruzione causata dai raid di abitazioni private, ospedali e sedi di istituzioni. Tra i civili uccisi, precisano gli attivisti, si contano anche 124 minori di 18 anni e 90 donne. Numerosi i bambini rimasti feriti nei raid o negli scontri a fuoco. L’Osservatorio contesta infine la tregua, affermando che non si tratta di un primo passo per fermare il massacro di civili, ma piuttosto di un periodo di pausa utile a chi compie i raid e che riprenderà presto a uccidere innocenti. Di questi crimini, chiedono gli attivisti, si dovrebbe occupare il Tribunale penale internazionale come crimini di guerra e contro l’umanità.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe