La Turchia apre il fuoco sui migranti, 8 morti, 4 sono bimbi

ISTANBUL –  I militari turchi hanno aperto il fuoco al confine mentre alcune persone tentavano di attraversare la frontiera per entrare in Turchia. Almeno 8 profughi siriani, tra cui 4 bambini, sono stati uccisi dopo essere stati raggiunti dai proiettili. Lo riferisce l’Osservatorio per i diritti umani siriano anche se un altro network di attivisti.

Un episodio che sicuramente farà discutere e accenderà le polemiche sull’uso indiscriminato contro persone disperate. “Quattro bambini innocenti uccisi dall’esercito mentre tentavano di entrare in Turchia, in fuga da una guerra che dura da 5 anni, senza soluzione, basta così. E’ un atto che, se confermato, non ha precedenti, insopportabile”. E’ questa la reazione di Andrea Iacomini, Portavoce dell’Unicef Italia, il quale definisce l’accaduto “l’ennesima oscenità” ed esprime l’auspicio che la Ue “chieda spiegazioni urgenti. Chi aspira ad entrare in Europa non può macchiarsi di episodi del genere, va ribadito con forza in tutte le sedi”. Non ci sono dubbi: “chiunque spara a dei bambini che tentano di fuggire dal terrore è un criminale, come criminale è anche chi li costringe alla fuga dal loro Paese. Il mondo continua a tacere, l’Europa alza muri, la pace in Siria è lontana e nel frattempo le persone costrette a fuggire da questo paese sono 5,5 milioni, la cui metà sono proprio bambini che scappano da una guerra che non hanno certo voluto e che distrugge tutto, scuole, case, ospedali. Non si può rispondere con le armi alla disperazione”. In Siria, ricorda Unicef Italia, “ci sono ancora 20 città sotto assedio e proprio settimane fa tanto le organizzazioni umanitarie quanto Staffan de Mistura avevano ammonito la comunità internazionale che l’esodo di siriani in fuga da Aleppo e altre città verso la Turchia avrebbe portato ad una nuova ondata migratoria, circa 400 mila persone, che avrebbero tentato di entrare all’interno del Paese che già ospita non senza problemi 2,5 milioni di siriani, più della metà dei quali sono come sempre bambini”. In questi anni il popolo siriano “ha subito di tutto in patria e fuori, ora vede anche morire i suoi figli innocenti in fuga dopo mesi di violenze, stragi, morti in mare. Quando finirà questo calvario?”

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