UE: all’Italia restituiti 572 milioni dal bilancio comunitario

Il Parlamento UE oggi ha approvato la riduzione di quasi 572 milioni di euro al contributo italiano al bilancio comunitario, fondi che la comunità europea non ha utilizzato nel 2010

ROMA – Stanziamenti non utilizzati per i programmi realizzati nel 2010, interessi ed eccedenze di varia natura ammontano nella UE a 4,54 miliardi di euro (dei quali 2,72 miliardi riferiti proprio ai fondi non utilizzati) che andranno restituiti agli stati componenti l’Unione Europea.

Il Parlamento Europeo infatti oggi ha votato in favore dela restituzione dei contributi in questione agli stati (625 favorevoli, 14 contrari e 29 astenuti).

Il PE ha reso noto l’importo che ogni stato potrà dedurre dai propri contributi per il 2011, le somme di cui si parla sono le seguenti: 130.911.830 (Belgio); 12.599.367 (Bulgaria); 50.621.080 (Repubblica Ceca); 88.583.723 (Danimarca); 922.894.175 (Germania); 4.980.590 (Estonia); 48.123.148 (Irlanda); 84.195.529 (Grecia); 381.161.659 (Spagna); 740.852.370 (Francia); 571.966.026 (Italia); 6.293.730 (Cipro); 6.191.661 (Lettonia); 9.860.488 (Lituania); 10.570.481 (Lussemburgo); 35.811.599 (Ungheria); 2.088.825 (Malta); 218.397.409 (Paesi Bassi); 104.337.375 (Austria); 133.314.462 (Polonia); 59.119.421 (Portogallo); 46.336.945 (Romania); 12.888.128 (Slovenia); 24.905.776 (Slovacchia); 66.270.167 (Finlandia); 126.883.265 (Svezia); 639.235.054 (Regno Unito).

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