Uragano Matthew arriva in Florida. Obama: è un pericolo serio

Ad Haiti ha provocato oltre 300 vittime

MIAMI – L’Uragano Matthew si sta avvicinando agli Stati Uniti dopo aver seminato morte e distruzione nei Caraibi. Il bilancio è di almeno 339 vittime ad Haiti e il ciclone si sta spostando con venti a oltre 195 chilometri orari verso la Florida, che ha dichiarato lo stato di emergenza. 

Lo stesso hanno fatto Georgia, South e North Carolina. Secondo quanto rende noto il Centro nazionale per gli uragani (Nhc) Matthew si trova ora a 125 chilometri a sud-est di Cape Canaveral. Oggi dovrebbe battere le coste della Florida e domani dirigersi verso Georgia e South Carolina. 

Quasi 2 milioni di persone negli States sono state evacuate in vista dell’arrivo di Matthew, previsto per oggi. Il governatore della Florida, Rick Scott, ha pregato le persone di seguire l’indicazione data dalle autorità e lasciare le zone a rischio. Migliaia i membri della Guardia nazionale mobilitati. Nel frattempo, sono in 140mila le famiglie che si trovano senza corrente nella zona di Palm Beach e Martin. Secondo il National Weather Service degli Stati Uniti la tempesta potrebbe essere la più potente a colpire la costa est della Florida in 118 anni. 

I venti soffiano a un massimo di 195 chilometri orari. Secondo gli esperti del Centro nazionale uragani  potrebbe indebolirisi nelle prossime 48 ore pur restando “estremamente pericoloso”. L’Uragano, che è stato declassato alla categoria 3,  si muove verso nordovest a 20 chilometri all’ora. Dopo che avrà toccato terra i meteorologi prevedono che l’occhio del ciclone passerà sopra la sede della Nasa a Cape Canaveral alle 14:00 ora italiana. Secondo gli esperti l’Uragano Matthew potrebbe essere il più pericoloso e violento da decenni: pochi uragani di questa forza hanno toccato terra in Florida e nessuno ha mai minacciato di attraversare anche le zona densamente popolate dalla costa verso l’interno della Georgia. Il sud della Florida e anche Miami potrebbero essere risparmiate dall’ondata più violenta perché l’Uragano dovrebbe virare a nord e poi a est. Dopo la Florida, dove toccherà anche Boca Raton con raffiche oltre i 250 chilometri orari, Matthew si dovrebbe spostare verso la Georgia e il South Carolina. Tre milioni di residenti sono stati evacuati da Jacksonville e Savannah e oltre 8 milioni di americani potrebbero essere colpiti dai danni causati da Matthew. Le stazioni di servizio sono state prese d’assalto, batterie, radio a transistor, pane, alimenti in scatola e acqua in bottiglia sono esauriti. Nelle ultime ore le autostrade per andare verso l’entroterra sono state letteralmente invase dalle auto caricate il più possibile per sfuggire all’Uragano. L’aeroporto internazionale di Miami ha cancellato il 90% dei voli e i parchi Disney World di Orlando saranno chiusi almeno fino a sabato mattina. 

 “È un pericolo serio. Ascoltate le autorità locali, preparatevi, prendetevi cura uno dell’altro”, ha ammonito il presidente Usa Barack Obama con un messaggio su Twitter commentando l’arrivo dell’Uragano

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