Libia. Gheddafi e il piano suicida: “Radere al suolo Tripoli”

TRIPOLI  – Il sanguinario Muammar Gheddafi ha un piano, ovvero quello di radere al suolo Tripoli in caso le truppe degli insorti entrassero nella capitale. Insomma, un vero e proprio suicidio di massa pur di non darla vinta al nemico. Ad informare le intenzioni del folle gesto del Colonnello è l’emissario del Cremlino per la Libia, Mikhail Marguelov, che oggi affronta la crisi libica in unalunga intervista rilasciata al  quotidiano russo Izvestia.

“Il primo ministro libico mi ha detto a Tripoli: se i ribelli prendono la città, noi la copriremo di missili e la faremo saltare”, spiega nell’intervista Marguelov . “Penso davvero che il regime di Gheddafi abbia un piano di questo tipo” ha aggiunto l’emissario del Cremlino, il quale è sicuro che il  regime libico non è affatto a corto di munizioni, come qualcuno pensa.

Nel frattempo il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha manifestato oggi personalmente al ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov,  tutto il sostegno  americano allo  sforzo di mediazione  portato avanti dalla Russia per arrivare a una soluzione politica della crisi libica, ma a patto che il colonnello Gheddafi lasci il potere. Lo ha reso noto la Casa Bianca, precisando che Obama e Lavrov nel loro incontro hanno anche discusso di altri temi, dal nuovo accordo tra Russia e Stati Uniti sulle adozioni dei bambini, al riconoscimento della sovranità del nuovo Stato del Sud Sudan.

Ma in Libia i combattimenti continuano. Anche  il bilancio di ieri è drammatico. Almeno otto insorti sarebbero rimasti uccisi e una trentina feriti in combattimenti  con le truppe fedeli al regime di Muammar Gheddafi  alle porte della città di Al Assaba.  Dopo aver respinto una controffensiva dei lealisti, gli insorti sono arrivati ieri sulle colline sovrastanti Al Assaba, ultima città di Gharyan, che con le sue guarnigioni è una delle ultime difese della capitale Tripoli.

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