Russia, lutto nazionale dopo schianto aereo militare

MOSCA – La Russia osserva oggi una giornata di lutto nazionale all’indomani dello schianto di un aereo militare nel Mar Nero, in cui sono morte tutte le 92 persone a bordo.

La catastrofe, avvenuta domenica mattina poco dopo il decollo del velivolo dalla stazione balneare di Sochi ha susccitato grande emozione in Russia, anche perché a bordo vi erano i membri del Coro dell’Armata Rossa che erano diretti in Siria per celebrare il Nuovo Anno con le truppe russe.  

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto “un’attenta indagine” per determinare le cause del disastro. Secondo le agenzie russe, sono allo studio tutte le possibili ipotesi, ma il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, ha reso noto che quelle piu’ probabili al momento sono l’errore del pilota o un fallo tecnico. Anche l’agenzia Ria, citando una fonte della sicurezza non identificata, ha scritto che dai dati preliminari risulta che l’aereo si sia schiantato a causa di un malfunzionamento tecnico. Le scatole nere non sono state ancora trovate e le squadre di emergenza hanno lavorato tutta la notte per individuare nel Mar Nero, al largo di Sochi, i detriti. Piu’ di 3000 persone, tra cui 100 sommozzatori, attrezzati con equipaggiamento idroacustico, sono arrivati da tutta la Russia e sono impegnati nella ricerche insieme a 32 navi e diversi elicotteri. Nella zona del disastro, a circa 6 chilometri dalla costa, vengono utilizzati anche droni e sommergibili e potenti fari in modo da poter lavorare anche quando calera’ la luce del giorno. Primi frammenti sono stati trovati a circa 1,5 chilometri dalla costa e nella serata di domenica le squadre di soccorso avevano recuperato 11 corpi e anche alcuni frammenti di salme.  e88807ebab814abab88a01cfba058399_18.jpg

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