Istanbul. Confessa il presunto autore della strage di Capodanno

Abdulgadir Masharipov, l’uomo arrestato ieri a Istanbul per la strage di Capodanno nella città turca, ha confessato di essere l’autore dell’attentato: lo ha annunciato oggi il governatore locale

ISTANBUL – La polizia turca ha arrestato ieri sera il presunto autore dell’attentato della notte di Capodanno contro una discoteca di Istanbul, che ha fatto 39 morti. Secondo l’agenzia Anadolu, il sospettato si chiama Abdulgadir Masharipov ed è un uzbeko. L’agenzia di stampa Dogan scrive che, in seno allo Stato islamico (Isis) era conosciuto col nome in codice di Abu Mohammed Khorassani. Con questo nome era stato già identificato dai servizi di sicurezza e dalla polizia antiterrorismo turca. Ha 34 anni e farebbe parte di una cellula dell’Isis in Asia, secondo articoli apparsi l’8 gennaio sulla stampa turca. L’uomo è statyo trovato con suo figlio di quattro anni in un appartamento del quartiere di Esenyurt in una vasta operazione di polizia, secondo la rete TRT, la quale sostiene che si è trattato di un’operazione congiunta tra polizia e servizi. La Dogan ha pubblicato una foto del sospettato, col viso insanguinato e con una T-shirt, mentre viene bloccato al collo da unh poliziotto.  

 Il governatore di Istanbul, Vasip Sahin, ha detto che Abdulkadir Masharipov si era addestrato in Afghanistan. Citato dall’emittente “Cnn Turk”, Sahin ha aggiunto che Masharipov e’ nato nel 1983 in Uzbekistan e parla quattro lingue.  Durante l’operazione sono state arrestate insieme a lui altre quattro persone: un cittadino kirghizo e tre donne identificate come la somala Dina A., l’egiziana Aysha M. e la senegalese Tene T. Secondo quanto riferito dalla polizia, Masharipov ha tentato di nascondersi sotto il letto quando le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’appartamento in cui risiedeva da alcuni giorni. Dell’uomo e’ stata pubblicata una foto dopo l’arresto in cui appare con diversi segni di contusioni e alcune ferite. 

Dopo l’attentato del primo gennaio nella discoteca Reina di Istanbul, Masharipov, secondo la testimonianza della moglie, arrestata lo scorso 11 gennaio, si era recato in una casa del quartiere di Zeytinburnu, dove si trovavano anche la moglie e i figli. L’uomo avrebbe poi lasciato quell’abitazione insieme al figlio piu’ grande che risultava scomparso insieme a lui. La moglie di Masharipov era stata arrestata nel quartiere di Maltepe, a Istanbul, ed ha sempre negato qualsiasi tipo di affiliazione del marito al gruppo jihadista dello Stato islamico (che invece ha rivendicato l’attentato). L’altra figlia di Masharipov, di un anno e mezzo, si trova ora sotto protezione. La polizia turca sostiene che Masharipov sia arrivato nella provincia anatolica di Konya, in Turchia, con i suoi due bambini all’inizio del 2016. L’estremista, che sarebbe affiliato allo Stato islamico con il nome in codice di Abu Muhammed Horasani, ha poi affittato una casa nel quartiere Basaksehir di Istanbul a fine dicembre e avrebbe lasciato l’abitazione il 31 dicembre prima dell’attacco in cui sono morte 39 persone. Il vicepremier turco, Numan Kurtulmus, ha detto ieri che la professionalita’ e la tecnica con cui e’ stato organizzato l’attentato lasciano pensare al coinvolgimento di servizi segreti stranieri.  

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