Venezuela. Maduro bacchetta Trump, basta sanzioni

BOLOGNA – Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, durante la puntata del programma televisivo ‘Domenica con Maduro’ in cui affronta gli argomenti principali che riguardano la sua amministrazione, ha inviato un messaggio a Donald Trump, accusato di imporre politiche contro il suo Paese, sottolineando le sanzioni degli Stati Uniti contro il vice presidente del Venezuela, Tarek El Aissami, rientrerebbero in una “vendetta” da parte degli States.

“Presidente Trump – ha detto Maduro – apra gli occhi, non permetta politiche di cambiamento di regime contro il Venezuela laddove non ci sono riuscite neanche le amministrazioni di George W. Bush e Barack Obama”. Il presidente venezuelano ha difeso ancora una volta il suo vice dalle sanzioni “infami” imposte dal dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti dopo averlo accusato di svolgere un ruolo significativo nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti: “Trump dice di essere un guerriero rivoluzionario non si faccia imporre la politica fallimentare e illegale dell’era Obama e Bush contro il Venezuela”. 

Maduro “spera” che questo messaggio raggiunga il presidente degli Stati Uniti ricordandogli che “coloro che gli stanno imponendo la loro politica sono avventurieri” e affermando poi che il Venezuela “svolge un ruolo di stabilita’” in America Latina e nei Caraibi. “Io sono garanzia di pace oggi in questo continente. Non si scherza con noi” ha detto Maduro, avvisando che il governo venezuelano ha le prove che El Aissami e’ “oggetto di un campagna infamante di vendetta da parte di alcuni settori governativi degli Stati Uniti” e ricordando che i maggiori successi nel traffico della lotta alla droga nella storia del Venezuela sono avvenuti quando El Assaimi era ministro degli interni. Maduro si e’ poi scagliato contro il presidente del Parlamento venezuelano che e’ dell’opposizione, Julio Borges, e i deputati Freddy Guevara e Luis Florido, che hanno chiesto l’intervento degli Stati Uniti. “Tutti coloro che chiederanno l’intervento straniero contro il Venezuela – ha detto il presidente – commetteranno il reato di tradimento della nostra Costituzione: le istituzioni devono reagire”. 

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