Trump: rabbia tra 007 Israele per segreti americani passati ai russi

WASHINGTON  – “Molti sono arrabbiati” nel Mossad per la decisione del presidente Usa Donald Trump di passare ai russi informazioni sui piani di Isis di celare esplosivo nei laptop e tablet per far saltare in aria aerei di linea.

A parlare e’ Danny Yatom, capo del Mossad (lo spionaggio israeliano) fino al 1998 in un’intervista al Corriere della Sera sulle ripercussioni dell’incontro il 10 maggio alla Casa Bianca tra Trump ed il ministro degli Esteri russo Serghei Lavorv, in cui il primo ha rivendicato di aver passato le informazioni – che secondo il New York Times sono venute da Israele – a Mosca. “Di sicuro i dirigenti operativi (del Mossad) stanno rivedendo alcun procedure. Frustrazione e disappunto sono diffuse”, spiega Yatom senza confermare esplicitamente che la dritta agli Usa, che sulla base dell’informazione hanno imposto il divieto di imbarcare pc sugli aerei di 10 compagnie da 8 Paesi alla volta dell’America, sia venuta da Tel Aviv. Per Yatom Trump ha messo in pericolo la fonte dei piani di Isis: “Adesso (i capi dell’organizzazione) staranno indagando per individuare la talpa…le rivelazioni hanno messo in pericolo una fonte che immagino abbia richiesto anni per essere coltivata”. Non solo. E’ stata una scelta “molto pericolosa” spartire informazioni classificati con i russi perche’ le strategie e gli obiettivi di Mosca nella regione non coincidono con quelli di Usa e Israele: “Se e’ andata come hanno descritto i giornali e’ grave” ha osservato Yatom escludendo pero’ ripercussioni nei rapporti a livello di intelligence tra Israele e Stati Uniti. “Gli agenti e gli analisti continueranno a parlarsi e a condividere le informazioni. E’ nell’interesse di tutti e due i Paesi”. 

Condividi sui social

Articoli correlati