Il Portogallo va a fuoco: 62 morti

LISBONA –  Devastante incendio boschivo scoppiato nell’area di Pedrogao Grande, nel Portogallo centrale, ha provocato la morte di almeno 62 persone e il ferimento di almeno altre 54.

La prima vittima di cui è stato possibile accertare l’identità è un bambino di 4 anni, Rodrigo. Il Governo ha decreetato Tre giorni di lutto nazionale. Molti dei cadaveri, almeno 30, sono stati ritrovati a bordo delle loro auto, carbonizzati. «Non abbiamo memoria di una tragedia umana di questa portata», ha detto del tragico incendio di Pedrogao il primo ministro portoghese, Antonio Costa. Le immagini del violento incendio corrono sui social. Al momento le squadre dei vigili del fuoco sono riuscite a mettere sotto controllo le fiamme in due delle quattro aree della zona di Pedrogao. Intanto il governo del Portogallo ha decretato, a partire da oggi, tre giorni di lutto nazionale per le vittime dell’incendio.  Lo riferisce il Consiglio dei ministri in un comunicato. Sei dei feriti sono in condizioni gravi. Due dei quattro fronti dell’incendio restano attivi e, secondo il governo, dovrebbero essere controllati “entro poco tempo”. Secondo quanto ha riferito a Efe la polizia, sarebbe stato l’impatto di un fulmine su un albero secco a causare l’incendio, che è stato definito dal premier portoghese “la più grande tragedia in termini di vittime umane” degli ultimi tempi.

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