Nuove regole per l’agenzia europea Frontex

L’ agenzia per il controllo delle frontiere esterne della Ue dovrà assicurare in maniera più rigorosa il rispetto dei diritti fondamentali. Frontex, agenzia per il controllo delle frontiere esterne degli stati componenti la Ue, nominerà un ispettore che assicuri che i controlli alle frontiere europee rispettino i diritti fondamentali, in accordo con i cambiamenti al mandato dell’agenzia adottati martedì 13 settembre dal Parlamento Europeo. L’agenzia potrà possedere le proprie attrezzature in modo da non dipendere dagli impegni di spesa degli stati membri. Le nuove regole per Frontex sono state adottate con 431 voti a favore, 49 contrari e 48 astensioni.

“E’ la norma più importante dalla creazione di Frontex nel 2004” ha detto Simone Busutti (PPE, MT). Il mandato rinnovato contiene infatti provvedimenti per assicurare un pieno rispetto dei diritti umani in tutte le operazioni dell’agenzia, che assumerà un “responsabile per i diritti fondamentali” e creerà un “forum consultivo sui diritti fondamentali” che sarà affiancato al consiglio di amministrazione dell’agenzia.
L’Agenzia per i Diritti Fondamentali della UE, l’Ufficio Europeo di sostegno per l’asilo, l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati e specialisti di Ong del settore faranno parte del Forum consultivo.

La procedura Ue adottata per l’approvazione dei cambiamenti è stata quella di codecisione, in base al quale il Parlamento Europeo approva la legislazione concordandola con il Consiglio dell’Unione Europea. Questa procedura contempera il ruolo dell’elettorato di tutta l’unione, rappresentato nel Parlamento Europeo, con quella delle diverse popolazioni organizzate nei singoli stati, rappresentati nel Consiglio. La Commissione attua la legislazione.

Secondo le nuove norme, in caso di violazione dei diritti umani le missioni Frontex possono essere sospese o cancellate e tra i compiti dell’agenzia ci sarà quello di assistere gli stati componenti la Ue in frangenti di emergenza. Questo punto è significativo, perchè la cronaca recente ha evidenziato le carenze della azione europea laddove stati come l’Italia sono stati lasciati sostanzialmente senza supporto in situazioni straordinarie. Occorre rendersi conto che i confini dei singoli paesi sono confini europei e che la comunità non può muoversi in ordine sparso chiedendo il rispetto degli standard senza fornire coordinamento.

Frontex adesso indicherà codici di condotta per tutte le operazioni e in accordo con il diritto internazionale nessuno potrà essere rimpatriato in nazioni dove la sua vita e la sua libertà sono a rischio. Automobili ed elicotteri dell’agenzia saranno acquistati autonomamente, mentre gli stati dovranno fornire un determinato numero di operatori. Dopo che il Consiglio avrà dato il via libera al nuovo regolamento, quest’ultimo entrerà in vigore venti giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea e le nuove norme avranno effetto dalla fine del 2011. Ciò che occorre però in Europa è una politica comune di immigrazione e di integrazione affiancata a politiche coerenti di partenariato con i vicini, passi in assenza dei quali le politiche securitarie resteranno incomplete.

 

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe