Ennesima vittima della strage di Liegi

LIEGI (BELGIO)- La strage di Liegi, compiuta da un killer che ieri intorno alle 12,30 aveva  lanciato quattro granate di tipo “Thunderflash” e svuotato un caricatore di kalashnikov contro la folla, conta un’ennesima vittima : il cadavere di una donna , uccisa con un colpo di arma da fuoco alla testa,  è stato trovato questa mattina. 

Anche questa uccisione sarebbe da farsi risalire a  Nordine Amrani, il trentaduenne  belga di origini marocchine, autore della strage e suicida. La donna morta trovata , di circa 40 anni, sembra che fosse la collaboratrice domestica di una vicina di casa di Amrani e che sia stata uccisa ieri mattina, quindi poche ore prima della strage. Pare che Amrani avesse avvicinato la donna ieri, prima di uscire di casa e compiere la mattanza in piazza Saint-Lambert. La signora aveva appena finito le pulizie nella casa della vicina, e l’attentatore pare le avesse chiesto di entrare un attimo da lui, forse con la scusa del lavoro, e che  l’avrebbe aggredita e uccisa. E’ emerso che Amrani si trovava in libertà vigilata dopo un periodo di carcere per una condanna ad associazione a delinquere per produzione e spaccio di cannabis e possesso di armi pericolose. Il provvedimento è ora sotto esame del ministro della Giustizia, Annemie Turtelboom. L’uomo era stato convocato della polizia in riferimento «ad atti contro la morale pubblica», ma non si è mai presentato, forse perchè temeva di essere rimandato in prigione. Intanto tra gli inquirenti cresce la convinzione che non si sia trattato di un «atto impulsivo, ma premeditato». Lunedì il killer aveva versato infatti una somma di denaro sul conto della compagna. La causale: «Je t’aime mon amour. Bonne chance!»

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