Sbarco ad Omaha, realtà americana in balia degli eventi

CHICAGO – Apre ufficialmente lo shopping natalizio nella strada piu’ commerciale d’america la Michigan Avenue, la Magnificent Mile.

Non ci sarebbe nulla di strano se non avessero fatto una parata vera e propria una settimana prima del previsto, poiche’ l’economia americana e’ al collasso ed i negozi devono iniziare i saldi ora. Pare, infatti,  che il dollaro crollera’ prima di natale e gli americani si chiedono cosa succedera’. Sono in balia degli eventi e degli avvenimenti della guerra oltre confine che continua a fare strage di giovani ragazzi . I reduci dlla guerra tornano nelle loro citta’ di provenienza , vengono salutati all’aeroporto come dei sopravvissuti in nome della patria.

Al gate d’imbarco di un volo del piccolo aeroporto di Omaha, tutti, ma proprio tutti si ritrovano prima o poi con la bandierina americana in mano , a salutare ed applaudire il soldato reduce di turno, sollecitati dall’impiegato della compagnia aerea, che come un regista incita gli attori a svolgere la loro parte. Lo stesso impiegato chiede poi ai passeggeri di riportare le bandierine sul bancone, poiche’ sarebbero servite per salutare altri eroi in arrivo. C’è tanta commozione nel guardare  gli occhi di quel soldato, che abbraccia pallido, sua madre. Quasi intimorito da una situazione a cui non è più abituato. Lui e’ anche il simbolo di quella guerra economica, che gli americani , ma anche noi, stiamo combattendo, ma che di fatto è gia’ perduta. Le citta ‘ dello shopping, quelle famose in america , non sono altro che posti costruiti ad arte per venire incontro ai nostri desideri. Ma non è la realta’ del paese, è un surrogato creato artificiosamente per dare quel senso di apparente normalità . La realtà ‘si trova altrove,  negli stati federali sconosciuti, i piu’ reconditi, sparsi in questo grande paese che noi spesso conosciamo solo attraverso film che somigliano ben poco alle grandi produzioni di Hollywood.

Terre sconfinate, in cui la solitudine e’ una costante e dove vengono creati paradisi artificiali per gli anziani nei quali trascorrere gli ultimi anni della loro vita.  Intanto i nemici, i cosiddetti talebani, hanno vinto questa atroce guerra e noi presto saremo costretti a chiedere aiuto alle popolazioni piu’ povere economicamente, ma piu’ ricche nello spirito. Qui, in questi posti sperduti che rappresentano una realtà ben diversa da quella che ci viene propinata ogni giorno, si cerca di sopravvivere anche alla perdita di un figlio, di un parente o di un amico. La guerra è lontana, ma non si percepiscono gloriose vittorie sui campi di battaglia, bensì quel senso di tristezza e di inquietudine, che spesso vanno al di là di ogni comprensione umana.

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