Mosca, folla oceanica contro Putin. “La Russia sarà liberata”

MOSCA – Una folla oceanica si è riversata per le strade di Mosca. Si parla di oltre 120mila partecipanti alla  manifestazione di protesta contro il governo Putin, accusato di brogli elettorali nelle legislative del 4 dicembre. La gente grida slogan contro il premier e contro un governo “di ladri e truffatori”, anche in vista delle presidenziali del 4 marzo.

In piazza ci sono nazionalisti, ex comunisti, democratici, ecologisti. Sul palco si alternano rappresentanti del mondo della cultura, attori, giornalisti. Le prime battute sono toccate allo scrittore Boris Akunin.  A differenza della manifestazione precedente, del 10 dicembre, la polizia non ha blindato in modo massiccio la manifestazione, limitandosi a controllare gli accessi con una cinquantina di metal detector e il raduno con un elicottero. I bersagli degli slogan sono sempre gli stessi: Putin, Medvedev, il presidente della Commissione elettorale e il partito del premier Russia Unita. Nel mirino in particolare la frase di Putin che aveva detto di aver cambiato i nastri bianchi, simbolo della protesta, con dei preservativi: una ragazza, ad esempio, si è messa a distribuirne a decine con lo slogan «Puoi scegliere, se non ti piace un preservativo, puoi sceglierne un altro».

Applausi anche per l’ex ministro delle Finanze Kudrin, che all’epoca del suo mandato fu costretto a lasciare l’incarico di governo lo scorso autunno dopo l’annuncio dello scambio di poltrone fra Dmitry Medvedev e Vladimir Putin. L’allora ministro delle finanze, che gode di stima a livello internazionale per aver saputo arginare gli effetti della crisi economica globale del 2008 sul Paese, aveva dichiarato che non avrebbe accettato di lavorare in un governo guidato da Medvedev. Si era detto allora che probabilmente Kudrin mirava alla carica di premier, una volta Vladimir Putin tornato al Cremlino. Le riforme politiche, ha dichiarato Kudrin, devono essere più ampie di quelle proposte da Dmitry Medvedev nel suo discorso di giovedì. È necessario, ha aggiunto, far nascere un partito democratico unito. Kudrin ha anche sollecitato il capo della Commissione elettorale Vladimir Churov alle dimissioni e la convocazione di elezioni legislative anticipate entro un anno.

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