Tensione Usa-Iran. Teheran minaccia di chiudere lo stretto di Hormuz

ROMA – Dopo i 3 test missilistici a lungo raggio di ieri,  Teheran minaccia di chiudere lo Stretto di Hormuz e nella persona del capo delle forze armate iraniane, il generale Ataollah Salehi, lancia un chiaro avvertimento agli Stati Uniti: “Sconsigliamo alla porta-aerei americana che ora si è ritirata nel Mare dell’Oman di non tornare nel Golfo Persico, l’Iran non è abituato a ripetere i suoi avvertimenti”.

La tensione cresce tra lo Stato Iraniano e tutta la comunità internazionale, di questa mattina sono le dichiarazioni del Ministro degli Esteri Francese, che auspica che l’Unione Europea, entro gennaio, adoperi lo stesso tipo di sanzioni messe in atto dagli USA.  Il Presidente Francese Sarkozy, ha presentato due proposte concrete, l’embargo delle esportazioni petrolifere iraniane e il  congelamento  degli scambi con la Banca Centrale Iraniana. L’Iran, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica, continua nello sviluppo di armi nucleari e, secondo Parigi, è impossibile non intervenire.
Il 40% del commercio petrolifero passa per lo Stretto di Hormuz, secondo gli esperti, la minaccia iraniana sembra inapplicabile, dal momento che il mondo intero si mobiliterebbe contro il regime di Teheran. Dello stesso avviso è il Ministro della Difesa israeliano.  

Ma all’alba del declino dello strapotere Usa, decretato dalle ultime guerre fallimentari (Afghanistan ed Iraq) e dalla crisi economica, con il cambiamento globale che agita un lungo elenco di paesi emergenti e non (dalla Primavera Araba, alla Nigeria, alla Russia e alle difficoltà economiche dei Paesi Europei), chi, se le intimidazioni iraniane diverrano reali, potrà opporsi in modo credibile e possibilmente non militare ad Ahmadinejad? Che ruolo avrà Washington all’inizio dell’era del post-USA? Quali le possibili alleanze del Governo iraniano?
Verosimilmente dovrebbe essere il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad intervenire in questo frangente, ma sembrano lontani secoli e non decenni i successi delle azioni diplomatiche conseguiti dall’ONU durante la guerra fredda (crisi missilistica di Cuba 1962).

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