Dalla catapulta al sottomarino. Narcos escamotage per importare droga negli USA. LE FOTO

CITTA’ DEL MESSICO  – I modi utilizzati dai narcotrafficanti per importare droga negli Stati Uniti stanno diventando sempre più sofisticati.

Un anno fa in Colombia è stato trovato un vero e proprio sottomarino con una autonomia che gli avrebbe permesso di raggiungere le coste del Messico. Anche se poi non mancano i metodi ispirati al passato, come la catapulta. Più lunghi da realizzare, ma molto efficaci, sono i tunnel sotterranei che possono essere utilizzati anche per importare illegalmente armi e munizioni in Messico. Molto utilizzati sono anche gli aerei ultraleggeri che, rispetto ai piccoli jet privati, hanno il vantaggio di non essere intercettati dai radar.

La galleria fotografica

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Alcuni stratagemmi dei narcos nelle immagini

Foto 1 – Camioncino carico di droga ritrovato lungo la frontiera con gli USA. Si trovava sopra una rampa pronto per “saltare” il confine”.

Foto 2 – Sottomarino: “Un anno fa fu trovato, nella foresta colombiana, un vero sottomarino in grado di trasportare fino ad otto tonnellate di cocaina. Il sottomarino, munito di tutta la tecnologia necessaria per la navigazione sott’acqua, compreso un telescopio, era pronto per la sua prima missione. Quelli ritrovati in precedenza erano semi-sommergibili in quanto navigavano in superficie”.

Foto 3 – Catapulta: “Come nel medioevo, i trafficanti usano anche catapulte per lanciare i pacchetti di mariuana dall’altra parte della frontiera”.

Foto 4 – Gesso: “Un altro metodo utilizzato è quello del gesso fatto con pasta di cocaina pura”.

Foto 5  – Tunnel, ingresso: “L’ingresso del tunnel scoperto a Tijuana si trovava in un magazzino situato a 20 mt da una stazione di polizia. I tunnel servono anche per importare illegalmente armi comprate negli USA”.

Foto 6 – Scarpe: “Nel museo del narcotraffico di Città del Messico sono conservate queste scarpe con la suola imbottita di droga”.

Foto 7 – Tunnel: “I tunnel sono il metodo più utilizzato dai narcotrafficanti e diventano sempre più sofisticati. L’ultimo scoperto a Tijuana lo scorso novembre era scavato a 20 mt di profondità. Era munito di illuminazione, aria condizionata, ascensore in grado di trasportare tre persone e di un sistema di trasporto per far viaggiare piccoli veicoli”.

Foto 8 /9/10 – Ultraleggero: “Gli ultraleggeri, difficili da individuare dai radar delle guardie di frontiera, vengono preferiti ai piccoli jet privati”.



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