Crisi Grecia. Austerità a tutti i costi. Le foto di una rivoluzione annunciata

ATENE –  Dopo i violenti scontri regfistrati nella capitale greca, oggi si riunirà il Consiglio dei Ministri  ad Atene.

Tuttavia si respira ancora quel clima di malcontento generale, perchè nonostante le promesse questa crisi ricadrà sulle fasce più deboli del paese. Si parla di almeno tre generazioni coivolte in questo pesantissimo debito per risanare le casse dello stato greco. Intanto il premier Lucas Papademos e la sua squadra devono decidere azioni immediate per attuare il piano di austerità approvato dal Parlamento. In particolare c’è l’urgenza di capire da dove tirar fuori i 325 milioni di euro di risparmi che domani dovranno essere presentati all’Eurogruppo. Quella cifra, parte del pacchetto di economie da 3,3 miliardi da attuare nel 2012, dovrebbe venire da tagli ai ministeri, «non alle pensioni», ha precisato ieri il portavoce dell’esecutivo Pantelis Kapsis.

La risposta europea all’approvazione del piano di austerità è stata positiva, ma tutti hanno invitato Atene ad attuare con determinazione le misure previste. Il rischio è che la troika,composta da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale, a giugno, esamini le misure adottate e se queste non corrisponderanno agli impegni, imponga mosse drastiche, come ulteriori riduzioni dei salari nel settore pubblico, tagli alla spesa sociale e alla difesa. Secondo gli accordi Ue, Fmi e Bce verificano a intervalli regolari i progressi della Grecia, con 12 verifiche in totale.
Ieri è stato annunciato che le elezioni anticipate si terranno in aprile. La Ue vuole da Atene anche un impegno scritto dei leader politici: chiunque vinca le elezioni dovrà portare avanti il programma di austerità.

 

Le foto degli scontri

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