Mitt Romney vince in Illinois, è tempo di cominciare a preoccuparsi

Questa volta quella di Romney sui suoi rivali non è una vittoria striminzita. Dopo i successi stiracchiati di Ohio, Michigan e le sconfitte di alcuni stati del Sud, l’ex governatore del Massachussets, mette finalmente a segno una vittoria con un ampio margine di voti rispetto al primo dei suoi “colleghi” Rick Sanctorum.

 

Romney che può avvalersi di una campagna elettorale fatta con “the big money” rimane il favorito per diventare il candidato repubblicano che sfiderà Barak Obama.

 

“E’ tempo di dire basta. Ne abbiamo avuto abbastanza. Il nostro futuro e più brillante del presente. Noi crediamo nel nostro paese e ci meritiamo un Presidente che creda in noi. E io credo negli americani.” Queste le parole di ringrazimento all’Illinois, dello scorso martedì di Mr Romney il mormone, che non perde occasione per attaccare quello che spera sarà il suo avversario nelle prossime elezioni presidenziali.

 

Ma chi è veramente Mitt Romney? Incuriosita dall’opinione di Robert Grenier, ex dirigente Cia (Direttore del Centro anti – Terrorismo dal 2004 al 2006), attuale socio fondatore di una società di consulenza Erg e Partners , che su Al Jazeera commenta l’articolo apparso sul Washington Post scritto dall’imprenditore di Detroit su l’Iran, sono andata a spulciare nel sito del noto quotidiano per farmi anche io una opinione.

 

L’articolo a firma di Romney è stato pubblicato il 5 marzo scorso.

 

“Per l’Iran prenderei ogni misura necessaria per controllare il diabolico regime degli ayatollah. Fino a quando l’Iran non smetterà di costruire armi nucleari (Mitt il multimiliardario ne ha la prova quindi), spingerei per irrigidire le sanzioni, agendo con gli altri paesi ma anche da solo se necessario (le restrizioni di un embargo o l’isolamento economico sarebbero difficilmente realizzabili senza l’accordo della comunità internazionale). Mi muoverei per promuovere la democrazia in Iran (bombardando?) e darei aiuto ai dissidenti del paese che combattono per la libertà…..Ma la cosa più importante è che ridarei forza alle trattative diplomatiche con l’opzione militare (ma questi repubblicani americani li fanno in serie? Forse che si…in catena di montaggio proprio a Detroit magari!) che scoraggerebbe gli ayatollah dalle loro ambizioni nucleari. Il mio programma includerebbe il rafforzamento della presenza di portaerei nel golfo, l’aumento del sostegno militare ad Israele… Non possiamo permetterci altri 4 anni delle sciocchezze di Obama, sarebbe troppo tardi. La mia politica estera sarebbe in grado di evitare l’annunciata catastrofe dell’Iran con armi nucleari: o gli ayatollah recepiranno il messaggio o lo impereranno con una molto dolorosa lezione sul significato della determinazione Americana”.

 

Agghiacciante.

 

Purtroppo non è uno scherzo, ne una parodia, questa è l’opinione, scritta di proprio pugno, del prossimo potenziale Presidente USA.

 

Robert Grenier definisce neo-imperialiste le teorie di Romney, per quanto mi riguarda, in fatto di diabolici regimi, trovo che l’ottusità e la xenofobia del candidato repubblicano mettano in ombra le migliori performance dell’altrettanto repubblicano ex Presidente Americano George W. Bush e del Presidente Iraniano Ahmadinejad.

 

Cos’altro aggiungere? Forza Obama!

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