“Fiera internazionale dell’animazione” a Tokyo. LE FOTO

TOKYO (dal nostro corrispondente) –  Hanno stregato la nostra infanzia, ci hanno portato lontano sulle strade dell’immaginazione e sono entrati a pieno titolo nel nostro patrimonio di ricordi. Sono gli anime, i cartoni animati che dal Giappone sono stati esportati in tutto il mondo, ai quali ogni anno viene dedicata la Tokyo International Anime Fair.

L’edizione 2012, terminata domenica scorsa nei padiglioni del Tokyo Big Sight, è stata visitata in quattro giorni da quasi 100mila persone, un’affluenza alta, ma pur sempre inferiore e un po’ sottotono rispetto a quella del 2010. Dopo il colpo subito lo scorso anno a causa dello tsunami, che ha fatto rinviare la manifestazione, il Giappone prova a rialzarsi e lo fa dimostrando come sempre la sua capacità di innovarsi e sfidare il futuro.
Tra le oltre 200 aziende che hanno esposto i loro prodotti a far da padrone è ovviamente il celebre Studio Ghibli, fondato nel 1985 dal pluripremiato regista Hayao Miyazaki, che dai tempi de Il gatto con gli stivali, Anna dai capelli rossi e Heidi, non hai mai smesso di collezionare successi, tra cui l’Oscar per la Città incantata nel 2003 e il Leone d’oro alla carriera nel 2005. Lo Studio quest’anno ha celebrato una data speciale: il successone Lupin III ha compiuto 40 anni e per festeggiare l’evento è stata allestita una mostra speciale e una performance dal vivo dello storico cantante della sigla, Charlie Kosei.

Tra i remake dei Gundam, le retrospettive su Creamy, la Principessa Zaffiro e Anpanman, è difficile non scorgere il nuovo che avanza. E’ il caso di Hatsune Miku, la cantante ologramma, che va in tournée, registra, fa impazzire i propri fan, con il piccolo dettaglio che non è mai esistita perché è pura luce e musica sintetizzata. Ora la diva si ritira dalle scene – non sappiamo se definitivamente o meno – e diventa un videogioco per Nintendo.
L’altro fenomeno del momento sono le AK48, il gruppo musicale di 59 ragazze che ogni giorno si esibisce al settimo piano del megastore Don Quijote del quartiere Akihabara, meta per eccellenza degli otaku, gli appassionati di anime e manga. Ebbene il gruppo di cantanti più numeroso della storia ora sta per diventare una serie a cartone animato per la tv. A dimostrazione di come da queste parti ai successi non si dà mai il tempo di invecchiare, ché subito cambiano forma.

 

Foto di Fabio Fantozzi

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Pochi gli stand internazionali, tra cui, degno di nota è quello della Tunisia, dedicato al nuovo cartoon satirico Captain Khobza. Ispirato alla rivoluzione del gelsomino contro Ben Alì, il protagonista è un supereroe armato di baguette, in omaggio a un manifestante tunisino fotografato durante la rivoluzione mentre fingeva di minacciare le forze dell’ordine con un panino. L’anime sta riscuotendo grande successo nella tv e nella rete della nuova Tunisia, a dimostrazione di come il mondo si cambia anche con il sogno e la fantasia. I bambini lo sanno bene, non so se anche le ragazze cosplay che hanno dato vita, in una dimensione sovrumana, ai personaggi degli anime. Quasi a ricordare che finzione e realtà in questa terra remota spesso si confondono.

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