A Bruxelles un’ importante manifestazione contro l’Europa delle banche

BRUXELLES- (nostro inviato) Si è svolta ieri in Place de Luxembourgh a Bruxelles, un’importante manifestazione internazionale indetta dai principali sindacati europei del settore Trasporti a cui ha partecipato anche una folta delegazione dell’Unione Sindacale di Base.

La manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre 1000 delegati è stata indetta per protestare contro le politiche dell’Unione Europea, che sostengono le privatizzazioni, le liberalizzazioni, il dumping sociale, l’outsourcing e gli attacchi alle condizioni di lavoro e ai diritti di tutti i lavoratori; come pure al diritto di sciopero, rispetto al quale si sta lavorando a provvedimenti di forte limitazione a livello europeo.

“NO privatisation  EU Diktat” “Servicio pubblico Si”, numerosi gli striscioni ad espressione della protesta e le bandiere dei sindacati presenti alla manifestazione. Trombette, piccoli fumogeni colorati, il tutto nell’assoluta certezza di una piazza pronta ad unire le lotte fra lavoratori.

L’Unione Sindacale nel suo intervento ha rappresentato la situazione italiana nell’ambito dei trasporti. “Il trasporto aereo – ha spiegato Francesco Staccioli esecutivo USB- è stato liberalizzato e privatizzato da almeno 10 anni, con il risultato eccellente di aver prodotto il fallimento della più grande compagnia, Alitalia, causando la perdita di migliaia di posti di lavoro, e di aver lasciato il 40% del mercato a chi, come Ryanair, affitta i lavoratori tramite agenzie dell’est Europa e non  paga un centesimo di tasse e contributi. Anche il settore marittimo- ha continuato il dirigente sindacale- vede i privati spartirsi le spoglie economicamente più redditizie della grande compagnia statale Tirrenia, mentre i servizi vitali da e per le isole o quelli che non sono economicamente redditizi perché non collegati ai grandi flussi turistici sono lasciati alla mano pubblica, nel nome del più classico dei motti: privatizzare i profitti e socializzare le perdite.

Il settore ferroviario e quello del trasporto pubblico locale sono ancora quasi pubblici- ha proseguito Staccioli- grazie anche alle grandi lotte messe in piedi da anni dai lavoratori e dalla cittadinanza in loro difesa. Oggi, però, il governo tecnico guidato dal premier Monti, nel pieno rispetto del mandato della troika, dopo aver messo mani al sistema pensionistico e presentato la proposta di legge sui licenziamenti facili, sta mettendo in agenda di colpire questi due settori, destrutturando i contratti per il primo, in modo da favorire l’ingresso dei privati, e mettendo in vendita il secondo, nonostante l’esito dei referendum del 2011.

E’ paradossale-ha concluso il dirigente- che la vendita a gruppi finanziari dei trasporti nazionali avvenga proprio mentre gli effetti della crisi uniti all’aumento del prezzo della benzina, grazie anche all’aumento delle tasse, stanno spingendo i cittadini all’utilizzo maggiore dei trasporti pubblici dimostrando con chiarezza, semmai ce ne fosse stato bisogno, quanto sia strategico il sistema dei trasporti per un paese e quale sia l’importanza come bene comune. Bene comune che invece il nostro governo e la UE vogliono privatizzare regalandolo alla finanza”.

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Gli interventi succedutisi in piazza hanno tutti sottolineato l’importanza di rafforzare il fronte comune per contrastare i diktat della Troika, che in spregio alla volontà dei cittadini europei intende imporre provvedimenti  antidemocratici; come la recente proposta di forte limitazione, in tutti i paesi dell’UE, del diritto di sciopero, che verrebbe assoggettato al diritto dell’impresa ed al mercato.

Oltre ai rappresentanti sindacali è intervenuto anche il Capogruppo del GUE (Sinistra Unitaria) al Parlamento Europeo.

Secondo USB, la manifestazione di ieri a Bruxelles, rappresenta una prima importante risposta sindacale internazionale a cui seguiranno ulteriori mobilitazioni. Primo appuntamento in Italia, il prossimo 31 marzo a Milano, con la manifestazione nazionale contro l’Europa delle banche e contro il governo Monti.

Inoltre, proprio da Place de Luxembourgh, è stata lanciata una giornata europea di mobilitazione sui trasporti, che verrà fissata congiuntamente da tutte le organizzazioni presenti oggi a Bruxelles.

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