Valentino Valentini: il misterioso mediatore ombra

ROMA – Chi è l’uomo “ombra”, il mediatore dell’affare Gazprom-Eni di cui parlano gli scottanti file del dipartimento di Stato americano, diffusi da Wikileaks?

Con ogni probabilità – dicono gli americani – si tratterebbe di Valentino Valentini, l’interprete personale di Silvio Berlusconi che, come fosse la sua ombra lo segue discretamente nei suoi viaggi e media per lui trattative riservate. Come quella del gasdotto russo siglata tra il premier e l’ex Kgb Vladimir Putin. Tuttavia di Valentini si sa poco o nulla. Nato a Bologna il 28 luglio del 1962, una laurea in lingue moderne, master di business a Publitalia, l’uomo “ombra” del Cavaliere parlerebbe ben sette lingue, tra cui chiaramente il russo.  

Da interprete parlamentare presso approda alla Camera dei deputati nel 2001 con Forza Italia. Ma di lui  si sa ben poco anche quando siede nello scranno di Montecitorio, da dove non ha mai pronunciato una sola sillaba e sembra non abbia mai firmato mozioni o interrogazioni. Anzi, è riuscito addirittura a guadagnare un record negativo per le assenze. lInsomma un deputato “fantasma” si potrebbe definire, di cui nessuno, ma proprio nessuno sembra essersi neppure accorto, almeno in Italia.

Eppure Berlusconi da quando lo ha conosciuto non lo ha più mollato. Valentini, però,  a differenza del suo capo non si vede e non si sente. Appare in qualche foto e su qualche video con il premier e sul web ora affiorano degli aneddoti, ma a parte questi piccoli particolari, niente vita mondana, niente feste con donne conturbanti. Insomma un uomo che ha basato il suo stile di vita sulla discrezionalità. Almeno così sembrerebbe. Ma quando si tratta di curare le relazioni delicate per il suo capo eccolo spuntare. Nel 2005 avrebbe organizzato il vertice informale tra Berlusconi e Putin sul mar Nero, tant’è che nello stesso anno fece parte della delegazione governativa italiana proprio nell’affare Gazprom Eni, ricoprendo l’incarico di Tutor delle imprese italiane in Russia. In pratica aiutava le imprese ad investire in questo paese attraverso la legge risalente al 22 luglio 2005 denominata Z.e.s., Zone economiche strategiche, nate per favorire l’avvio di attività  imprenditoriali straniere, al fine di risollevare l’economia russa. Ma tutti questi viaggi a Mosca insospettirono l’ambasciatore americano Spogli che scrisse  su questo misterioso uomo al dipartimento di stato criticando aspramente l’anomalo rapporto tra Putin e Berlusconi.

Valentini  compare anche nella trattativa Alitalia-Air France, quando si discutevano le sorti della compagnia di bandiera con l’ad Spinetta, ma i grandi della terra lo conoscono bene, perchè all’estero al fianco di Berlusconi c’è sempre lui. Addirittura si dice che abbia intrapreso un ottimo rapporto sia con Bush che con Putin. Sulla sua vita privata, invece, non trapela nulla. Si vocifera che nonostante il suo carattere ermetico, sia un ottimo “barzellettiere”. Chissà, forse potrebbe essere proprio lui la fonte ispiratrice delle battute di Berlusconi. Quelle che fanno il giro del Mondo.

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