India. Non paga la dote da fuoco alla moglie e alla figlia

NEW DELHI – Continua l’ondata di violenze ai danni delle donne in India.  Un uomo, infatti, aiutato dai parenti, ha dato fuoco alla giovane moglie, uccidendola, rea di non aver pagato la dote, composta da 200mila rupie (poco meno di 2.500 euro) e una moto. Insieme a lei, è morta anche la figlia che dormiva vicino alla donna.

Il gravissimo episodio è avvenuto martedì a Khanakha, nello Stato settentrionale indiano dell’Uttar Pradesh. Secondo quanto riferito dalla polizia, l’uomo, accompagnato dai suoceri e da un cugino 22enne della moglie, ha dato fuoco alla donna a fronte del mancato pagamento della somma. I quattro sono stati arrestati e hanno confessato il delitto. Sembra anche che torturassero la donna fin da quando è stato celebrato il matrimonio, più di un anno fa, per ottenere il pagamento di quanto pattuito. 

La dote, antica tradizione indiana, è una pratica legalmente vietata ma ha una fortissima diffusione che si è andata accentuando con l’avvento del consumismo. Arrivano così richieste sempre più onerose per le donne che devono corrispondere allo sposo e alla sua famiglia somme in denaro, ma a volte anche auto e case. Secondo la Fondazione Vicente Ferrer, ogni anno in India vengono uccise tra le 25mila e le 100mila donne a causa della dote. 

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