Gaza. Situazione disperata, 341 vittime, oltre 50mila sfollati. IL VIDEO

 

GAZA CITY – Continuano ad aggravarsi le cifre dell’offensiva aerea e di terra delle truppe israeliane su Gaza.

Il numero dei morti dopo 12 giorni di attacchi è salito a 341 con la morte di due palestinesi di 25 e 31 anni in un raid aereo su Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia. Altri due uomini sono stati uccisi a Zeitun, a esta di Gaza, portando a 45 il numero dei palestinesi uccisi solo nella giornata di oggi.  Gli sfollati, secondo l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), hanno superato i 50.000. Ieri l’Unrwa aveva comunicato che il numero era quasi raddoppiato in 24 ore, passando da 22.000 a 40.000.

Oggi salgono a due anche le vittime israeliane. Un secondo soldato infatti è morto negli scontri con dei combattenti palestinesi che hanno oltrepassato il confine in Israele verso mezzogiorno.   Nel frattempo la diplomazia tenta di trovare una soluzione pacifica. La crisi in Medio Oriente e la situazione in Libia sono state infatti al centro di un colloquio telefonico tra il ministro degli Affari esteri, Federica Mogherini e il segretario della Lega araba, Nabil Elaraby.  Mogherini ha ribadito il sostegno dell’Italia al piano, elaborato dall’Egitto insieme alla Lega Araba, per il cessate il fuoco a Gaza e in Israele, e discusso con Elaraby dei passi necessari per riavviare il processo politico e arrivare a una soluzione a due Stati. Proprio oggi, nel corso del suo viaggio mediorientale, Mogherini, ha incontrato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi oggi al Cairo.  Per quanto riguarda la Libia, il ministro e il segretario della Lega araba hanno condiviso la necessità che si fermino le violenze, si convochi al più presto il parlamento e si formi un governo con cui affrontare anche il tema del controllo delle frontiere e dell’immigrazione.

Manifestazioni a Londra

Diverse migliaia di persone hanno manifestato a Londra per chiedere lo stop dei bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza e la revoca dell’embargo.  La manifestazione, promossa da sette associazioni, tra cui Stop è cominciata alle 12 (le 13 in Italia) davanti ai cancelli del

civico 10 di Downing Street, residenza del premier britannico David Cameron.  Il corteo si è poi diretto nei pressi dell’Ambasciata israeliana, situata nel quartiere di Kensington, a Londra ovest. Sul suo profilo Facebook Palestine Solidarity Campaign ha scritto che «decine di migliaia di persone» manifestano a Londra per «la pace, la giustizia e una Palestina libera». La polizia non ha fornito un bilancio dei partecipanti. Ieri un portavoce di Stop the War aveva annunciato la partecipazione di circa 20.000 manifestanti.

 

 

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