La Francia nella paura, torna l’incubo terrorismo

PARIGI – La Francia piomba nuovamente nella paura dopo il duplice omicidio di due poliziotti nella loro casa di Magnanville, nella regione di Parigi.

L’autore del folle gesto e’ stato ucciso dall’intervento delle ‘teste di cuoio’ e due persone, che avevano “rapporti” con lui, sono gia’ state fermate. Ma adesso gli inquirenti stanno cercando di capire se abbia agito da solo o in collegamento con l’Isis, che ha rivendicato l’azione. “E’ stato un atto incontestabile di terrorismo”, ha detto il presidente, Francois Holande. E’ il primo attentato da quando, dopo la strage del Bataclan, e’ in vigore nel Paese lo stato di emergenza. Ed e’ l’ennesima tegola sugli Europei di Calcio, gia’ messi in grave difficolta dalle violenze degli hooligans e dalle perduranti proteste per la riforma del Lavoro (oggi e’ stata convocato una massiccia manifestazione nella capitale dal principale sindacato del lavoro). Larossi Abballa, un cittadinano francese di 25 anni, condannato nel 2013 nel quadro di un’inchiesta su una filiera di reclutamento jihadista tra la Francia e le zone tribali tra il Pakistan e l’Afghanistan, ha pugnalato a morte -al grido di Allah Akbar’, secondo alcuni testimoni- Jean-Baptiste Salvint, vicecomandante della polizia giudiziaria al commissariato di Mureaux a 17 km dalla sua residenza, 42enne. Lo ha ucciso sulla porta di casa intorno alle 21 e subito dopo si e’ barricato in casa con la moglie, anche lei funzionaria di polizia, e il figlioletto della coppia. Gli uomini del Raid hanno tentato il negoziato, ma una volta fallita la trattativa, la casa e’ stata persa d’assalto. L’uomo armato e’ stato ucciso durante l’offensiva. E quando le ‘teste di cuoio’ sono entrate in casa, hanno trovato il corpo senza vita della donna, 36 anni, e il bambino, tre anni appena: scioccato, ma illeso. E adesso si cerca di capire se si sia trattato dell’azione di un lupo solitario o di un piano coordinato, appena due giorni dopo la strage di Orlando. Durante il negoziato, l’uomo -che era stato nel passato nel mirino dell’anti-terrorismo- ha detto che aveva “giurato fedelta’” all’Isis. Poco dopo nella notte e’ arrivata la rivendicazione Isis attraverso l’agenzia Amaq, legata proprio al gruppo terroristico. Giudicato insieme a sette altri imputati, Abballa, che viveva poco distante dal luogo dei fatti, nel settembre 2013 era stato condannato a tre anni di carcere, con sei mesi di sospensione, per “associazione a delinquere allo scopo di preparare atti terroristici”. Poco prima di morire, proprio mentre compiva il suo folle gesto,ha lasciato un lungo messaggio di rivendicazione su Facebook: un appello a uccidere poliziotti, guardie carcerarie, giornalisti. E poi concludeva: “l’euro (i campionati europei di calcio 2016;ndr) sara’ un cimitero”.

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