ANKARA - Proseguono le purghe del governo turco. A più di un anno dalla proclamazione dello Stato di emergenza seguito al fallito golpe del 15 luglio 2016, sono stati approvati due provvedimenti con cui vengono licenziati 982 funzionari di diversi dipartimenti.
BRUXELLES - Se la Turchia vuole aderire all'Unione europea, deve rispettare i valori democratici. E' quanto ha scritto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in un articolo pubblicato oggi dal quotidiano tedesco Bild, all'indomani delle dure parole pronunciate dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan in occasione dell'anniversario del fallito golpe del 2016.
ISTANBUL - In un nuovo rapporto Amnesty International ha denunciato che il licenziamento di oltre 100.000 impiegati del settore pubblico della Turchia è stato arbitrario e sta avendo un impatto catastrofico sulle vite delle persone colpite.
ISTANBUL - La Turchia è un "Paese sicuro per i giornalisti stranieri, per i veri giornalisti e per chi vuole stare in Turchia per fare giornalismo".
ANKARA - Lo stato di emergenza imposto in Turchia in risposta al fallito golpe del 15 luglio scorso si concluderà "fra circa tre mesi", secondo il responsabile della direzione generale d'informazione e stampa della Turchia, Mehmet Akarca.
ISTANBUL - Dopo nove mesi di stato d'emergenza e la recente approvazione di una proroga fino a luglio, prosegue la repressione del governo turco contro coloro che sono sospettati di essere vicini all'organizzazione dell'ex imam Fetullah Gulen, ritenuto responsabile del fallito golpe del 15 luglio.
ISTANBUL - Una maxi operazione della polizia turca, che ha visto impegnati più di 8 mila agenti in 54 province della Turchia, ha condotto all'arresto di 803 persone, tutte accusate di far parte della rete "golpista" di Fetullah Gulen.
ROMA - Con la vittoria del sì (evet) nel referendum turco, si riscrive un’altra pagina di storia. Una storia che, ultimamente, sta prendendo sempre di più un’inclinazione pericolosa, dai risvolti cupi oltre che bellicosi.
ISTANBUL - Potrebbero essere stati fino a 2,5 milioni i voti manipolati nel referendum costituzionale che si e' svolto domenica in Turchia, dato che -se fosse confermato- potrebbe cambiare il risultato di misura a favore del si'.
Saranno resi noti non prima di 10 giorni i risultati definitivi del referendum costituzionale sul superpresidenzialismo svoltosi ieri in Turchia, ma la commissione elettorale ha confermato la vittoria del 'si''. Un successo di misura per Erdogan, con poco piu' del 51% e un Paese spaccato in due. L'opposizione denuncia brogli sul 3-4% dei voti. Il presidente turco ha parlato di "decisione storica che tutti devono rispettare" e ha annunciato un possibile referendum sulla reintroduzione della pena di morte
Dal fondo della piazza non era possibile vedere bene la faccia di Mussolini affacciato al balcone di piazza Venezia durante le adunate oceaniche organizzate dal regime. Ma nei cinegiornali dell’epoca...
Più di un secolo di storia nazionale in dodici indimenticabili film d’autore Negli ultimi cento anni, il rapporto degli italiani con la politica, salvo lodevoli eccezioni come la guerra partigiana...