L’inferno dell’A1: ancora blocchi per la neve. Società Autostrade sotto accusa

È ancora chiusa, tra Firenze e Val di Chiana, l’autostrada A1 dove ha nevicato per molte ore: migliaia di persone hanno trascorso la notte al gelo; la coda dei veicoli ha raggiunto i 38 chilometri. La priorità, attualmente, resta quella di soccorrere tutti gli automobilisti bloccati e di far ripartire la circolazione. Sul caos in autostrada, intanto, è polemica: «I disagi e le nevicate erano state ampiamente segnalate in maniera puntuale e precisa dalla Protezione civile con una dettagliatissima circolare a tutti gli enti.

Se fossero state seguite non ci saremmo trovati in questa situazione», denuncia il capo della protezione civile, Franco Gabrielli. Dalla Regione Toscana, poi, si rileva che dalle 22 di ieri era impossibile mettersi in contatto telefonico con la Società Autostrade e Anas e che tanti automobilisti bloccati per avere informazioni hanno chiamato la Sala operativa regionale. Intorno alle 9,30 è tornata in attività la stazione di Santa Maria Novella. L’aeroporto di Firenze resta chiuso e dovrebbe riaprire alle 17, mentre l’Enac ha convocato Alitalia e Aeroporti di Roma dopo i disservizi di ieri negli aeroporti nazionali a causa delle condizioni meteo. Nel resto dell’Italia, spezzata ieri in due dal maltempo, la situazione sembra migliorare, soprattutto grazie all’innalzarsi delle temperature. La situazione della circolazione stradale si è normalizzata nel Lazio, dopo i gravi problemi di ieri e della scorsa notte, ed anche sulla Roma-L’Aquila il traffico è stato riaperto anche per i tir dopo il blocco per neve attuato nella nottata. Le uniche difficoltà si registrano nell’aquilano, specie per quanto riguarda i collegamenti con alcune frazioni. Disagi e treni in ritardo stamani sulla linea Torino-Genova, a causa della neve che ha fatto cadere le linee di alimentazione aeree di un binario.

Chiti: “Anch’io nell’inferno

Nella notte d’inferno sull’A1 c’era anche il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, che partito da Roma alle 15.30, è rimasto bloccato dalla mezzanotte alle 11.30 di questa mattina nei pressi dell’uscita Val d’Arno. Raggiunto telefonicamente dall’ANSA mentre, alle 13, è ancora in auto per raggiungere Firenze, Chiti punta il dito deciso contro la società autostrade: «una gestione irresponsabile – tuona il vice presidente del Senato -: non è la prima volta che accade un blocco di queste proporzioni sulle nostre autostrade e in particolare sulla A1 e non si può certo parlare di un effetto sorpresa visti gli allarmi lanciati con anticipo dalle previsioni del tempo e dalla Protezione civile». Secondo quanto constatato da Chiti, i mezzi antineve e spargisale «sono entrati in funzione quando la situazione era ormai compromessa». «Solo ora – aggiunge – a 16 km da Firenze comincia a vedersi l’intervento dei mezzi di soccorso: quindi c’Š una grave responsabilità da parte di chi ha la gestione delle Autostrade dove, tra l’altro non hanno funzionato neanche i filtri in quanto ho potuto constatare la presenza di automobili e, soprattutto, di mezzi pesanti privi di catene o pneumatici da neve, come la legge impone». «Ora – conclude il vice presidente del Senato – un secondo dopo tornati alla normalità, i responsabili di questa situazione vanno individuati e devono essere chiamati a risponderne. Non ci si può preoccupare – conclude Chiti – solo degli introiti e poi fregarsene della sicurezza dei cittadini. Va subito attivata la commissione paritetica per verificare come si risponde sul piano della sicurezza, della manutenzione e degli investimenti in merito ai termini dettati dalla concessione».

Arrivano i mezzi spalaneve

Otto mezzi, tre spalaneve e 5 spargisale, sono entrati sull’A1 al casello di Incisa Val D’Arno e stanno ora cercando di ripulire le corsie in direzione Roma dalla neve e dal ghiaccio. I mezzi funzionano da safety car: dietro di loro stanno accodandosi camionisti e automobili, molti dei quali fermi dal pomeriggio di ieri. Intorno al casello, dove si trova un’ambulanza con i volontari della Croce rossa, bar e negozi di alimentari sono stati presi d’assalto e, ormai, trovare un pezzo di pane è impossibile. Anche questo non contribuisce a rasserenare gli automobilisti.

Michele Meta: “Vergogna nazionale”

«È una vergogna nazionale quanto sta accadendo da ieri pomeriggio sulle autostrade del centro Italia, con migliaia di cittadini bloccati all’interno delle proprie automobili». Lo afferma in una nota il capogruppo del Pd in commissione Trasporti, Michele Meta, che chiede al ministro Alterto Matteoli e al Governo di spiegare al Parlamento perchè «sono rimasti inascoltati gli appelli della Protezione civile che avevano avvisato dell’arrivo di nevicate». «È assurdo che una prevedibile e del tutto normale nevicata sull’Appennino – sottolinea l’esponente del Pd – abbia spaccato in due il Paese». Per Meta, Matteoli e il governo «dovrebbero almeno sentire il dovere di chiedere scusa ai cittadini – prosegue – per una debacle nei trasporti del Paese ingiustificata e vergognosa, soprattutto se erano stati avvisate per tempo le società concessionarie autostradali, l’Anas e tutti gli enti responsabili della sicurezza e assistenza sulle strade italiane». «È urgente, quindi – spiega Meta – che si faccia piena luce sulle responsabilità di quanto accade da 20 ore nel nostro Paese, perchè la dice lunga anche sulla politica delle società concessionarie autostradali che sanno solo guardare ai profitti, e all’aumento dei pedaggi, ignorando la sicurezza e i diritti degli automobilisti».

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