Crisi. La ripresa si fa sempre più lontana

ROMA – I dati di Confindustria sulla caduta dei consumi e sulla crisi delle famiglie confermano una situazione drammatica.

Seppure la contrazione dei consumi stimata dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori nel 2012 sia molto meno ottimistica (stimiamo un calo del -5%, pari a una diminuzione di spesa di oltre -35,5 miliardi di Euro), condividiamo la preoccupazione e l’allarme lanciato da Confindustria circa “il peggior risultato dal dopoguerra”. Una situazione estremamente grave, che denunciamo da tempo. Siamo arrivati al punto che le famiglie stanno riducendo persino i propri consumi alimentari, modificando contestualmente le abitudini alimentari all’insegna del risparmio, scegliendo, cioè, sempre meno carne e pesce, ed aumentando il consumo di pasta, pane e uova.
Un andamento destinato, purtroppo, a proseguire nel corso del prossimo anno, a meno che non si decida di spezzare questo preoccupante declino, avviando un serio piano di rilancio del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati.
Una scelta indispensabile e improrogabile, comunque si evolva la situazione politica del nostro Paese.
Infatti, senza una ripresa sul versante della domanda si farà sempre più marcata la crisi dal punto di vista delle vendite e della produzione, e si accentueranno, così, disoccupazione e cassa integrazione.
È fondamentale agire per dare risposte concrete ai cittadini, restituendo loro la fiducia in una fuoriuscita dalla crisi che, ad oggi, sembra sempre più lontana.
Per questo bisogna intervenire con maggiore determinazione sulla lotta all’evasione fiscale ed agli sprechi, nonché sulla tassazione per gli alti redditi, destinando tutte le risorse ricavate per restituire potere di acquisto alle famiglie a reddito fisso e respiro all’intera economia.

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