Laboratorio politico per la sinistra. Una Costituente delle idee per la rinascita del Pd

ROMA – “Occorre il massimo impegno unitario da parte  di tutte le forze del Pd a fronte della difficile situazione in cui si trova il partito per superare divisioni e personalismi che lo hanno reso incapace di dare sicurezza  nel governo della crisi, come dimostra la sconcertante vicenda delle elezioni del Presidente della Repubblica, risolta solo grazie a Giorgio Napolitano che ha dato la disponibilità a una nuova candidatura.”

E’ questo l’appello di Laboratorio politico per la sinistra a conclusione dei lavori del Forum  cui hanno preso parte fra gli altri, Guglielmo Epifani,  Sergio Gentili, Pietro Folena, Emilio Gabaglio, Franco Lotto in cui si afferma la necessità di promuovere la più ampia partecipazione politica in un reale confronto per rilanciare il Partito e garantire al paese una grande unitaria forza politica che deve continuare a battersi per il cambiamento. Per questo avanza la proposta di realizzare nei territori e nei Circoli la “ Costituente delle idee per la rinascita del Pd che affronti e definisca  una profonda riforma del partito”.

“ Gravi errori nella conduzione da parte del gruppo dirigente- prosegue il comunicato- che ha sottovalutato  le condizioni di vita della maggioranza delle persone, lo stesso risultato elettorale che richieda da parte del Pd maggiore consapevolezza ed autocritica, iniziative più radicali e innovative. Il Pd è apparso come una confederazione di correnti, sotto correnti, con i capi in eterna lite quasi a configurare veri ed propri partito all’interno di un contenitore privo di identità Il voto in aula  è la rappresentazione  più evidente di uno stato di cose intollerabile,una umiliazione del prestigio e della credibilità di una forza politica grande che ha la fiducia di milioni di elettori, di centinaia di migliaia di militanti. Per quanto riguarda la formazione del ma  respingendo assurde pretese del Pdl  per quanto riguarda  sia il programma che la composizione. Non di “larghe intese”  si tratta  che presuppongono progetti politici comuni, impossibili  fra forze politiche profondamente diverse, e  ma di un governo con tempi e obiettivi circoscritti, esclusivamente per affrontare le emergenze “al servizio del Paese come ha sottolineato Enrico Letta- .un governo che abbia  tempi e obiettivi circoscritti, dalle riforme costituzionali, ad una nuova legge elettorale, la questione morale, la lotta alla corruzione, il conflitto di interessi, affrontando in primo luogo l’emergenza lavoro a partira dai giovani, il rifinanziamento della  cassa integrazione in deroga, il problema degli esodati, interventi per la scuola pubblica, universirtà e ricerca”.

“ E’necessario- prosegue il comunicato- che anche a fronte del difficile impegno governativo nella fase che porterà al congresso e in presenza delle dimissioni del segretario e della segreteria  abbia una guida, forte, unitaria, fuori da ogni logica correntizia che tanti danni ha provocato al Pd, capace di recuperare credibilità riconquistando la fiducia di chi ha espresso forte  dissenso con l’operato del Partito, scongiurando, con i fatti, il pericolo di scissioni .” In particolare Laboratorio politico alla luce  della rottura della  coalizione di  centrosinistra voluta da Sel  ritiene che il Pd debba operare per ricostruire un rapporto unitario nella chiarezza delle posizioni.  La crisi del centrosinistra-conclude il comunicato- è  un insperato aiuto che viene dato a tutte le forze che si oppongono al cambiamento”.

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