Alfano: ”Demagogia abolire la Bossi-Fini”. Si vergogni. Letta non può tacere

ROMA – ”Abolire la Bossi-Fini è una declamazione demagogica. Non è che abolendo la Bossi-Fini si salvano i morti nel nostro mare. Gli immigratcontinuerebbero ad arrivare” Queste parole non sono state pronunciate da qualche razzista, xenofobo, leghista o da Grillo e Casaleggio che ordinano ai senatori grillini di ritirare l’emendamento approvato in Commissione al  Senato con i voti del Pd.

No,le ha pronunciate il vicepresidente del Consiglio, segretario del Pdl e ministro degli Interni, Angelino Alfano. Abbiamo visto la sua dichiarazione in tv,  a muso duro , attacca tutti coloro che chiedono l’abolizione di questa legge infame e della appendice inserita  dall’allora ministro Maroni.  Sappiamo bene anche noi che bisogna “ colpire i mercanti di uomini”.,come dice l’Angelino, che deve intervenire l’Europa perché l’Italia da sola non può far fronte ad un flusso migratorio,alla fuga di migliaia di persone che vogliono lasciarsi alle spalle guerre, devastazioni, persecuzioni, fame.

Non ci vuole un Alfano qualsiasi a ricordarcelo. Anzi, sappiamo bene che quando governava il suo capo, il pregiudicato Berlusconi e lui era ministro la sola cosa messa in cantiere è stata la Bossi Fini, il respingimento di donne, uomini, bambini, una crudeltà di cui l’Italia, o meglio chi la governava, si è resa responsabile agli occhi del mondi. Alfano, forse ancora in preda ai fumi di lunghe conversazioni notturne con Berlusconi che riguardano il futuro del Pdl, quello di Forza Italia, il suo ruolo, quello dei falchi e della colombe, non si  è reso conto di quello che diceva. Sia come sia se ne deve vergognare. 

E’ disumano, incivile, incriminare i superstiti

E’ vero che abolire il reato, di clandestinità,abolire la Bossi- Fini non evita le migrazioni, non ferma i barconi, non ferma  i morti affogati, non purifica il mare diventato una bara. Ma  è altrettanto vero che impedisce la vergogna di incriminare i superstiti, quasi fosse  una colpa  quella di essersi salvati. Impedisce di riempire gli scaffali dei tribunali di fogliacci inutili,pratiche amministrative con multe che vanno dai cinquemila ai diecimila euro. Che nessuno dei superstiti è in grado di pagare e che nessuno ha mai pagato. Forse Alfano pensa che donne e uomini che rischiano la pelle su barconi che neppure nelle acque  stagnanti di un fosso  garantirebbero una navigazione sicura, siano dei nababbi. Non solo, abolendo questo reato, abolendola la Bossi-Fini, si  abolirebbe un altro reato infame, quello che rende complici coloro che  portano soccorso ai migranti ed incorrono in reato. Dunque per Alfano tutta demagogia. Ma dall’Italia  e dall’Europa, dal mondo, si levano voci, contro la legge anti- immigrazione. Decine di migliaia di cittadini stanno firmando una petizione al governo., parla il mondo della Chiesa.

 

 

Il vice premier non ascolta neppure la voce della Chiesa 

 

Ascoltiamo il cardinale Antonio Maria Vigliò, presidente del  Pontificio Consiglio dei migranti:” Ma allora-dice- quei 309 immigrati, tutte persone innocenti, che sono morte affogate nelle acquei Lampedusa  erano tutti criminali da arrestare ?: Criminali anche profughi che risultano dispersi”. Abolire subito il reato di clandestinità, dice il cardinale. Alfano   nel suo orribile cinismo non ascolta neppure la voce della Chiesa. Eppure si professa cattolico,praticante. Meglio Bossi, Maroni di papa Francesco?Vengono dal mondo della cultura, della scienza,prese di posizione, appelli. Parlano i Nobel per la Pace  Betty Williams, l’ex presidente del Costarica Oscar Arias Sanchez, John Hume e l’International Peace Bureau, che raggruppa le più importanti organizzazioni internazionali in materia di disarmo e riconciliazione che affermano: “Gli italiani hanno combattuto per i diritti civili e, siamo sicuri, non vogliono questa vergogna”. Si è fatta promotrice della lettera inviata al governo  sottoscritta dagli altri Nobel Betty Williams, nord-irlandese di Belfast, insignita del Nobel nel 1976, attualmente impegnata ad accogliere bambini rifugiati in Basilicata, 

 

I Premi Nobel. Gli italiani non vogliono questa vergogna

“E’ per noi preoccupante –  scrivono i Nobel – che in uno dei Paesi del G8 vengano adottate leggi che sono ai limiti del rispetto dei diritti umani. Leggi che rischiano di non riconoscere l’esistenza di vite umane, di storie, di tragedie e che trasformano in criminali coloro che ospitano immigrati e che prestano soccorso. Gli italiani non sono questo. Gli italiani hanno combattuto negli Stati Uniti per il riconoscimento dei diritti civili, non hanno esitato a chiedere l’abolizione di tanti soprusi in Germania, in Svizzera, in Sud America. Gli Italiani, ne siamo sicuri, non vogliono questa vergogna. L’Italia desidera con orgoglio rivendicare la propria natura: la cultura dell’accoglienza”.  

 

IlE’ d’obbligo per il premier rispondere agli appelli

 

Demagoghi on, Alfano? Concludendo vogliamo solo ricordare che appelli, lettere sono arrivate al governo di cui premier è Enrico Letta. Parli,ed operi. Tacere e stare fermi sarebbe il segno di una complicità inaccettabile.

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