Giappone. Rischio nucleare. A Fukushima ancora esplosioni. 210mila persone evacuate

Per il governo la situazione è sotto controllo. Rinvenuti 5mila cadaveri

 

ROMA – Secondo l’agenzia giapponese per la sicurezza atomica non ci sarebbe nessuna analogia tra le conseguenze di di Chernobyl e l’emergenza della centrale nucleare di Fukushima. Intanto due nuove esplosioni hanno interessato la centrale nucleare di Fukushima, dove era già saltato il tetto del reattore numero 1. Ad esplodere è stata la parte alta dell’edificio del reattore numero 3. Undici tecnici sono rimasti feriti. Sette persone, tra cui sei militari, risultano disperse. Tuttavia il governo assicura che la situazione è sotto controllo, ma la paura rimane, tant’è che il  portavoce dell’esecutivo, Edano, ha consigliato ai cittadini che vivono in un raggio di 20 chilometri dalla centrale di non uscire. Ha inoltre dichiarato che continuano le operazioni di raffreddamento con acqua marina. Rientrato, invece, l’allarme  nelle due centrali nucleari di Onagawa e di Tokai dove sono di nuovo in funzione gli impianti di raffreddamento. Le autorità giapponesi hanno comunicato all’Aiea, Agenzia internazionale per l’ energia atomica, che i livelli di radioattività attorno alla centrale di Onagawa sono normali e che non vi sono state emissioni dai suoi tre reattori. A causa dei problemi nelle centrali nucleari le autorità hanno deciso il razionamento dell’energia elettrica.

Nel frattempo la terra continua a tremare. Oggi è stata registrata una forte scossa di intensità pari a 6.2 gradi della scala Richter.  L’epicentro nella prefettura di Ibaraki, un centinaio di chilometri a nord di Tokyo. L’allerta per un nuovo tsunami, con una serie di onde anomale, alte fino a tre metri, lungo la costa orientale del Paese, era scattata subito dopo l’ultima scossa, ma per ora questa possibilità è scongiurata dall’Agenzia meteorologica nipponica, la quale ha smentito l’allarme. visto che dopo il violento sisma di magnitudo 9.0 che ha devastato il nordest del Paese, le scosse di assestamento in Giappone sono state decine.
Man mano che trascorrono le ore arrivano i primi drammatici  bilanci delle vittime. Al momento quelle accertate sarebbero 5mila. Solo a Miyagi si contano 2 mila cadaveri, ma la stima – secondo le autorità – è molto più lunga, almeno 10mila persone avrebbero perso la vita, considerando il nordest dell’isola di Honshu, la maggiore del Paese e quella in cui sorge Tokyo è praticamente devastata.

Poi ci sono le migliaia di persone che non hanno ancora risposto all’appello. Tra queste risultano dispersi anche due italiani. Complessivamente i giapponesi evacuati sono circa 600mila, 210mila dei quali a causa dell’allarme nucleare.

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