All’Eliseo va in scena il Comune di Roma. Cgil, Cisl, Uil annunciano mobilitazione

ROMA – Gran folla all’Eliseo, storico teatro romano. Ma sul palcoscenico non ci sono attori ma i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil di Roma e del Lazio, in platea e in galleria i delegati capitolini, delle aziende che fanno capo al Campidoglio, i segretari delle Federazioni di categoria.

Un evento importante, forse il primo nella lunga storia sindacale romana . Senza dubbio un segnale molto importante di una ritrovata unità sindacale su un terreno scottante, il Comune di Roma, aziende come Acea, Ama, Atac, Zetema, tanto per citarne alcune, “luoghi” della cultura e dello spettacolo, dal teatro dell’Opera al Santa Cecilia, organizzazioni di categoria che hanno stretti rapporti con il Campidoglio.  La cultura, l’innovazione, l’ambiente, il patrimonio che la storia millenaria ha consegnato a questa città, sono fonti di lavoro,  temi sui  quali  l’assemblea ha detto cose importanti, dando indicazioni  per il futuro della Capitale.

Di Berardino. Il bilancio 2014 deve andare di pari passo con il “salva Roma

Una assemblea molto “tirata”, relazione  del segretario generale della Cgil di Roma e Lazio Claudio di Berardino che punta all’essenziale,  il rapporto , che non c’è, con sindaco e la Giunta, il confronto, che non c’è sul bilancio del 2014 che, dice deve andare di pari passo con il “salva Roma”. Interventi di lavoratori che portano i problemi  di tutti i giorni, dai capitolini a quelli delle aziende, tutti  sottolineano che il Sindaco da solo, la Giunta da sola, senza il confronto il rapporto con le forze sociali, i sindacati non ce  la fanno. In particolare l’assessore al Bilancio si trova al centro di molte critiche. Sarà una caso ma nel pomeriggio la Morgante lascia l’incarico e Marino assume l’interim. Un fatto molto importante che può aprire la strada al rimpasto di Giunta di cui molto si discute. Anche Matteo Renzi  viene chiamato in causa.  Si ricorda una sua frase ormai famosa, in senso negativo. “Se i sindacati non sono d’accordo ce ne faremo una ragione“. “Venga a vedere, qui ci sono i rappresentanti di migliaia e migliaia di lavoratori.  Se ci ascoltasse cambierebbe idea”. 

Bertone. Importante l’accordo fatto con la Regione. Con il Comune non c’è confronto

Il segretario generale della Cisl di Roma e del Lazio, Mario Bertone, ricorda l’accordo fatto con la Regione che riguarda i problemi del lavoro, sempre più drammatici, la riduzione dell’Irpef, l’equità fiscale, la rappresentanza sindacale. Si chiede il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri come è possibile che con Zingaretti ci sia la possibilità di confrontarsi, di fare accordi e con Marino no, ambedue sono a capo di giunte di centrosinistra. Argomento ripresonin diversi interventi dei lavoratori. In alcune aziende del Comune al sindacato vengono chiesti suggerimenti via mail. Di Berardino  pone il problema di fondo: quale idea di Roma, della Capitale, è alla base del lavoro della Giunta.

I sindacati  eserciteranno una forte pressione. Urgente il confronto con Marino 

La risposta è dura: non c’è un idea sul presente e sul futuro.  Il bilancio non può essere solo di tagli: risanamento e sviluppo, sottolinea Di Berardino si devono muovere insieme. E se ciò non avverrà, se non si aprirà un confronto serrato il sindacato chiamerà i lavoratori alla mobilitazione. E il segretario generale della Uil concludendo la grande assemblea pronuncia una parola “Basta”. I lavoratori hanno dato molto. I capitolini sono ora 24 mila, ben settemila posti di lavoro sono stati persi. Ora è minacciato anche il salario. Se si tagliano le indennità accessorie il salario netto medio 1200-1300 euro  perde circa il 20%, si entra nella zona di povertà. La macchina ammnistrativa ha bisogno di una profonda revisione, una messa a punto nell’interesse dei cittadini cdhe hanno bisogno di servizi efficienti. E la denuncia delle politiche clientelari della giunta Alemanno è stata forte, Nelle aziende ci sono state assunzioni dei “parenti”, sono sotto gli occhi di tutti  contratti d’oro, le consulenze sono diventate la norma. La parola “basta“ significa, dice di Berardino, cambiar verso come piace tanto al premier. Già  anche il governo è chiamato in causa. Roma è la Capitale e come tale sopporta un “carico “ economico da uso della città. Non è possibile che il governo guardi  da un’altra parte.  Siamo alla conclusione. Quanto espresso negli interventi  viene raccolto in un documento unitario che l’assemblea approva. Un impegno  preso dai sindacati  che eserciteranno nelle forme  di volta in volta ritenute più utili, senza  escluderne alcuna, la “pressione“ necessaria perché  le proposte dei sindacati, a partire dal confronto urgente richiesto al sindaco Marino, si traducano in realtà.

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