Renzi incassa la vittoria ma già rilancia: “Non si ferma il cammino delle riforme”

Ed alla fine ad esultare, anche se con estrema moderazione, è stato uno solo: Matteo Renzi. Dopo una notte insonne a guardare dati e proiezioni, si è arrivati ad un lunedì di valutazioni.

Il Presidente del Consiglio, malgrado i numeri giunti nella notte, ha assolutamente evitato di far commenti nella notte ed ha lasciato ampio spazio ai suoi vice. Una mossa abile, mediaticamente, che ha fatto alzare l’asticella della curiosità, sulle sue valutazioni. Ed il Premier, che pur aveva argomenti non di poco conto, come l’aver superato la mitica soglia del 40%, mai superata in Italia da nessun partito nel dopoguerra, ha volato basso e nella conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi. È andato oltre il voto Europee ed Amministrativo, inchiodando, oltre che il suo partito, anche e soprattutto gli altri competitor alle loro responsabilità: “La speranza ha doppiato la paura”. Con queste parole ha esordito in sala stampa, “Oggi è un giorno di festa, non siamo abituatissimi a vincere le elezioni così ma non me ne vogliano i tanti italiani che hanno votato per il mio partito, vorrei prevalesse un sentimento di umile responsabilità e pacatezza nei toni”. Poi il ringraziamento commosso a tutti coloro che invece di restare al casa, hanno deciso di recarsi alle urne: “Un ringraziamento profondo alle italiane e gli italiani che hanno dimostrato con una partecipazione molto significativa, la più alta in Europa, che questo Paese è decisamente migliore di come ce lo raccontiamo. C’è un’Italia profonda che non si rassegna e che non ha paura di sfidare tutte le insidie che derivano anche da una campagna elettorale molto accesa. Il primo segnale è questo: l’Italia c’è ed in grado di vincere le paure ed in grado di incidere in Ue. Io sento questa responsabilità”. Ed infine quello che, probabilmente, sarà un vero e proprio tormentone nelle prossime settimane: l’ossessione maniacale e probabilmente più che giustificata anche dal risultato elettorale maturato domenica, per le riforme: “Sono molto fiducioso e vorrei anche dirlo rispetto a tante voci che, in questi giorni, hanno prodotto sui mercati fibrillazioni: il cammino delle riforme non si ferma e questo è momento per investire in Italia”. Chi invece sembra non aver ancora ben compreso cosa sia accaduto domenica passata in Italia è l’ex comico e quasi ex leader del movimento 5 Stelle che si accontenta di passare la nottata assumendo una compressa contro l’acidità ed i bruciori di stomaco insieme al suo sodale Casaleggio. Prima naturalmente i ringraziamenti ai suoi elettori,: “Grazie ai 5.804.810 italiani che hanno votato il Movimento 5 Stelle”. Poi, in un tweet, torna a far sentire la propria voce attraverso quella di Fabrizio De André. “Verremo ancora alle vostre porte – scrive – e grideremo ancora più forte”. Il punto però, e se gli italiani, che a valanga hanno scelto Renzi, sono ancora disposti ad aprirgli il portone. Grillo, affidandosi alle parole del grande autore e poeta Fabrizio De Andrè, cerca di coprire con un paravento colorato la disfatta. Canzone del maggio a parte, Grillo sceglie ancora la strada che nelle ultime settimane lo ha portato alla sconfitta, ovvero quella di dare colpe ad intere, spesso incolpevoli categorie, e ieri è stata la volta dei pensionati.”Quest’Italia – scrive Grillo- è formata da generazioni di pensionati che forse non hanno voglia di cambiare, di pensare un po’ ai loro nipoti, ai loro figli, ma preferiscono stare così”. Poi rivolto ai suoi militanti li invita a non scoraggiarsi e rilancia: “Siamo la prima forza di opposizione, faremo opposizione sempre di più, sempre meglio e cercheremo di rallentare il dissanguamento, lo spolpamento di questo Paese, che ci sarà”. Infine l’ironia: “Vincono loro, ma è meraviglioso lo stesso. Intanto io mi prendo un maalox, non si sa mai”. Contento lui, contenti tutti, visto che questo primo commento è arrivato prima dei risultati delle Amministrative, dove, per il 5 Stelle ed i due detentori della Golden Share del Movimento, sono arrivate tante altre brutte notizie, che probabilmente non potranno essere metabolizzate e curate sono con un maalox. Chi invece ha riconosciuto in pieno la sconfitta è stato Silvio Berlusconi, che per altro al contrario dell’ex comico ligure, si è complimentato con Matteo Renzi. “Forza Italia –riconosce Berlusconi- ha avuto un risultato inferiore alle mie attese ma si conferma il perno insostituibile del centrodestra, l’asse attorno al quale ricostruire una coalizione in grado di contendere con successo alla sinistra la vittoria alle elezioni politiche.Sono dovuto ripartire più volte dopo un risultato negativo e sarà così anche stavolta’’. Poi cerca di caricare la sua parte politica malgrado l’evidente sconfitta: “La stella polare resta l’unità delle forze moderate alternative alla sinistra e intendo proseguire il mio impegno lavorando per ricomporre la perduta unità. Noi non cambiamo il nostro atteggiamento. Siamo opposizione intransigente ma responsabile, siamo al tempo stesso i partner decisivi, senza i quali in Parlamento non ci sono numeri per fare riforme vere, definitive e durature per il bene del Paese”. Poi i complimenti al Presidente del Consiglio: “Matteo Renzi a cui invio le mie sincere congratulazioni ha ottenuto un grande successo personale, favorito da una serie di circostanze favorevoli irripetibili – osserva analizzando il risultato del Pd -. Ora vedremo come lo userà”.  

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