Renzi all’Onu condanna l’Isis e chiede aiuto per i migranti

 

 

NEW YORK – Matteo Renzi, nel suo intervento alle nazioni Unite,  chiama la comunità internazionale a fare la sua parte nella gestione dei flussi migratori dalla sponda sud del Mediterraneo. «Abbiamo salvato 80mila vite perchè per noi il Mediterraneo è il cuore dell’Europa, non il cimitero dei dispersi».

Renzi, ha così rivendicato l’impegno italiano per soccorrere i migranti in arrivo dal Nordafrica, nel corso del suo intervento davanti alla 69ma Assemblea generale dell’Onu.  Il premier ricorda che «ci presentiamo a questa Assemblea avendo salvato 80.000 mila vite umane attraverso la missione umanitaria di ‘search and rescuè ‘Mare Nostrum’». Una operazione «che rivendichiamo ma che non possiamo lasciare soltanto all’Italia. L’intervento nel Mediterraneo è strategico per la Comunità internazionale e non può essere lasciato ad una singola forza».

E infine Renzi ha parlato dell’Isis: «Lo Stato islamico non è una minaccia solo per la regione» mediorientale «ma comporta un rischio per l’intera comunità di donne e uomini che si vogliono definire umani». «Non siamo di fronte all’espressione di una religione. Noi crediamo- spiega Renzi- che non sia minimamente riconducibile a un conflitto di religione e chi di noi ha davanti a sè lo sguardo smarrito di tante vittime del fanatismo, non può restare inerte». L’Italia, aggiunge Renzi offrirà il suo «sostegno determinato e si spera determinante» per sconfiggere l’Isis.  Ad opera dell’Isis è in corso «un vero e proprio genocidio, ha tuonato il premier.

 

 

 

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