I funerali di Pino Daniele a Roma…tutta ‘nata storia!

ROMA – Tre giorni fa la morte improvvisa di Pino Daniele ha lasciato tutti senza parole e colpiti da immenso dolore perché Pino non è semplicemente un artista ma è l’anima napoletan-blues conosciuta in tutto il mondo e che ognuno, per un motivo o per un altro, sentiva sua.

In questi giorni di lutto qualcosa è cambiato nel cuore dei tanti che lo seguivano, ci si sente a metà, abbandonati da un legame profondo costruito negli anni e così profondamente autentico. Il legame che Pino ha sempre e da sempre avuto con la sua gente, napoletani in primis, era un legame sui generis che va oltre la semplice appartenenza alla città di Napoli, è un legame di situazioni e attimi vissuti, di cultura e tradizione, di sentimento ed emozioni che solo chi lo vive dall’interno può comprendere fino in fondo. Lui per molti era il parente più prossimo, “lo zio Pino” che si congedava dai concerti dicendo “statv’ accuort guagliù”!

Stamattina, intorno alle ore 12, si sono celebrati i funerali a Roma nel Santuario del Divino Amore, a cui Pino era molto legato e dove spesso si recava per pregare. Decine di migliaia di persone accalcate nel piazzale antistante il Santuario per poter portare l’ultimo saluto all’artista e all’uomo Pino. Tutti uniti nell’ultimo abbraccio! Oltre ai familiari erano presenti tanti amici fraterni, che hanno condiviso momenti indimenticabili con lui, diversi gli omaggi da parte dei suoi amici musicisti e colleghi del mondo dello spettacolo, non mancava certo qualche curioso, ma intorno si avvertiva profonda commozione e dolore. Pino Daniele ha attirato a sé, anche in occasione di quest’ultimo suo grande “concerto”, quello più intimo e straziante, una variegatura di persone dalle età più disparate. A cantare la sua “Napule è” all’uscita del feretro dalla Chiesa tante generazioni a confronto, padri con i figli, nonni con i nipoti, a testimonianza che Pino Daniele è riuscito a dar voce alle emozioni di tutti.

Il piazzale esterno al Santuario era un tappeto di persone, accalcate e strette l’una all’altra già dalle prime ore del mattino in attesa del feretro. Durante la funzione religiosa tutti in silenzio, uniti nella preghiera e nell’ascolto dell’omelia, poi tanti applausi, cori e in alto il nome di Pino. All’uscita del feretro tantissima commozione e visi rigati dalle lacrime dei più che assistevano inermi a quel passaggio avvenuto troppo presto, poi la voce di Pino ha iniziato a risuonare dagli altoparlanti insieme alla sua musica ed un coro di persone gli fa eco, ancora applausi su applausi, affinché l’infinito amore dei tanti lì presenti oltrepassasse la bara e abbracciasse Pino con tutto il suo calore!

Il suo “viaggio” farà un’ultima tappa ancora: stasera la sua Napoli lo attende per l’ultimo saluto in Piazza del Plebiscito, quella stessa Piazza che lo accolse con entusiasmo e a braccia aperte nel concerto del 1981. I napoletani saranno uniti a Pino nell’ultimo abbraccio, consapevoli che la sua musica non morirà mai ma continuerà a risuonare nel cuore e nelle menti di chi lo ha amato e continuerà a farlo.

Che Dio ti benedica, Pino!

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