Usa 2016. Rivoluzione Trump. Ecco cosa cambia

WASHINGTON – Chi è Donald Trump? Donald Trump e’ un facoltoso imprenditore immobiliare di New York e uno degli uomini piu’ ricchi d’America con un patrimonio stimato da Forbes in 3,7 miliardi di dollari, quasi tre miliardi e mezzo di euro.

Ha 70 anni, essendo nato il 14 giugno 1946 nel Queens, a New York. – Trump viene da una ricca famiglia americana: il padre Fred era un grande investitore immobiliare di New York che costruiva abitazioni nei quartieri popolari. Donald ha invece puntato sugli immobili di lusso. – Dopo la laurea in Economia e Finanza alla Wharton School of Business, ha iniziato a investire nel mondo immobiliare con l’azienda di famiglia, la Elizabeth Trump and Son, che affittava case e appartamenti modesti a Brooklyn, nel Queens e a Staten Island. – Gia’ durante gli studi, Donald Trump si rivelo’ un talento negli affari con il rilancio dello Swifton Village a Cincinnati, un complesso residenziale in Ohio con 1.200 appartamenti sfitti che ristrutturo’ e rivendette a 6,7 miliardi di dollari. – Nel 1971, Trump decide si mette in proprio puntando su Manhattan: la prima scommessa vinta e’ il Commodore Hotel trasformato nel Grand Hyatt Hotel, un progetto che gli valse 40 anni di detrazioni fiscali per aver salvato un edificio che stava per essere demolito. 

La bancarotta

Nel 1990 finisce sull’orlo della bancarotta: il valore del suo patrimonio immobiliario precipita da 1,7 miliardi a 500 milioni. Nonostante tutto Trump riesce a far tornare i conti che nel 1997 toccano di nuovo quota 2 miliardi di dollari. Ma gia’ nel 1994 aveva ripagato 900 milioni di debiti personali e ridotto gran parte dei 3,5 miliardi di dollari di quelli accumulati dalle sue aziende mantenendo le Trump Towers e i suoi 3 casino’ ad Atlantic City. – Oggi Trump guida un impero con piu’ di 100 compagnie. 

IMPRENDITORE MA ANCHE SHOWMAN Trump e’ un appassionato di wrestling e ha ospitato alcune edizioni del WrestleMania nel suo Trump Plaza, partecipando agli show in veste di ospite. Tante anche le sue apparizioni in vari spettacoli e film prodotti negli Usa che lo hanno reso famoso al di la’ dell’attivita’ imprenditoriale. Nel 1998 recito’ se stesso nel film “Celebrity” di Woody Allen. Nel 2004 sfonda anche in tv con il talent show The Apprentice (sbarcato anche in Italia), in cui i concorrenti devono riuscire a convincere l’imprenditore a prenderli come stagisti. Alcune dichiarazioni contro gli immigrati costarono pero’ lo spettacolo a Trump, di cui divenne celebre la frase: “You’re fired!” (sei licenziato) detta ai concorrenti eliminati.

LE IDEE PER LA CASA BIANCA Nessuno sa davvero quanto delle proposte e dei programmi lanciati in una campagna elettorale dalla ruvida retorica populista Trump attuera’ una volta alla Casa Bianca. 

Ecco comunque i punti principali: 

IMMIGRATI – Trump ha promesso di costruire un muro lungo la frontiera meridionale con il Messico e di varare una riforma molto restrittiva per l’immigrazione, fino ad espellere gli 11 milioni di immigrati privi di documenti. Su muro ed espulsioni ha pero’ notevolmente frenato nelle ultime setimane di campagna elettorale. 

ECONOMIA – Fra le promesse elettorali ci sono una riforma del fisco, l’eliminazione dell’Obamacare, la riforma sanitaria voluta da Barack Obama, mantenendo i programmi Medicare e Social Security; una rinegoziazione o l’uscita dal Nafta, il trattato di libero scambio tra Stati Uniti, Canada e Messico; far pagare le tasse agli “Hedge Funds”: imporre dazi fino al 35% sulle importazioni. 

RUSSIA – ci sara’ certamente un allentamento delle tensioni con Mosca e con il Cremlino di Vladmimir Putin, che Trump ha sempre indicato come parte della soluzione ai problemi internazionali, dalle guerre in Medio Oriente alla lotta all’Isis. 

SIRIA – L’avvento di Trump significa che gli Usa potrebbero ridurre il sostegno ai ribelli moderati che combattono il regime di Bashar al-Assad e cercare un’intesa con Mosca per arrivare a una nuova tregua e all’avvio di un processo di pace. Una pace che significherebbe frenare l’esodo di profughi verso l’Europa e chiudere quella che e’ diventata una fucina di Foreign Fighters. 

L’ALLARGAMENTO NATO A EST – Gli Usa di Trump potrebbero frenare sull’estensione dell’Alleanza atlantica a Paesi come Macedonia, Georgia, Bosnia-Erzegovina, Serbia e Montenegro per non indispettire Mosca. Nel contempo premeranno sull’Ucraina perche’ trovi un’intesa con la Russia. 

ISIS – Nella lotta allo Stato islamico, Trump ha gia’ fatto sapere che puntera’ su uno stretto raccordo con Mosca. Il rischio e’ che la propaganda jihadista trovi fertile terreno nella retorica anti-musulmani del neo-presidente Usa che aveva promesso di bloccarne l’arrivo negli Stati Uniti. In questo modo sarebbero vanificati gli sforzi dei governi occidentali per contrastare i processi di radicalizzazione attraverso il dialogo interreligioso e l’integrazione. 

CINA E IRAN – Trump ha promesso un atteggiamento piu’ aggressivo verso l’Iran, rimettendo in discussione gli accordi per frenare lo sviluppo del programma nucleare iraniano. Difficile prevedere cosa accadra’ nei rapporti con la Cina, anche se il prossimo presidente vorrebbe usare maggiore fermezza nelle dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale. 

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