ROMA – Non riusciamo a guardare più in là dei nostri occhi. L’imperativo categorico che l’Europa governata dalle forze conservatrici, dalle destre di varia gradazione ci impone, l’austerità, senza se e senza ma, trova pratica realizzazione in alcune parole: “ Bisogna fare i compiti a casa”.
E Monti per primo afferma che li abbiamo fatti, li stiamo facendo nel nome del rigore e dell’austerità quando si rivolge ai commissari europei, alle “troike”, tecnocrati che nessuno ha eletto, che decidono quando stringere il capestro intorno al collo dei paesi più deboli che avrebbero bisogno di solidarietà, di aiuto. Quelli che hanno gettato nel baratro la Grecia e che proprio in questi giorni decideranno se gli impegni presi dal governo ellenico sono stati mantenuti . In caso affermativo arriveranno soldi in prestito. In caso negativo, pollice verso. E’ bastato che un giornale diffondesse la notizia che le autorità greche avrebbero chiesto dilazioni per quanto riguarda il ripiano del debito pubbliche per vedere scattare i falchi tedeschi. Nein, pagare subito e guai alla Banca centrale europea, una “ bad bank,” se muove una foglia.
“Fare i compiti a casa “ causa del disastro europeo
Ma questo imperativo categorico, fare i compiti a casa,” è proprio alla base del disastro europeo. Una crisi economica dai riflessi sociali pesantissimi che dura da ormai cinque anni e non si vedono vie di uscita si può definire solo con la parola disastro, aggiungendo anche morale, culturale, di civiltà. Una Europa senza anima che dimentica la sua storia, nel bene e nel male, mette in soffitta parole come uguaglianza, solidarietà, libertà, la rivoluzione francese, dimentica di essere la patria del diritto. Non guarda più al mondo, non diventa punto di riferimento. Il nostro Paese in particolare sempre più si rinchiude in se stesso, sempre più arido, privo di slanci, incapace di indignarsi di fronte alle ingiustizie che percorrono il mondo. Neppure di fronte ala morte di centinaia di migliaia di persone in tante parti del nostro vecchio pianeta ci si scuote. Certo c’è anche, fortunatamente, chi non si adegua , è ancora capace di pronunciare la parola pace. Ma la passività, l’indifferenza è grande.
Un mondo di guerre, morte, ingiustizie
Prendiamo una giornata qualsiasi: i civili trucidati in Siria da un dittatore sanguinario non si contano più, gli aerei di Assad massacrano il popolo di Aleppo, la polizia spara e uccide i minatori in Nigeria, in Pakistan una strage di pellegrini sciiti, in Israele viene svelato un piano del governo per attaccare l’Iran che sta sempre più rafforzando il suo arsenale nucleare, in Tibet si danno fuoco non solo i monaci ma anche i civili,nella Russia di Putin, un dittatore moderno, si arresta chi manifesta e chiede la libertà per le ragazze del gruppo punk Pussy Riot che hanno osato fare ironia sul presidente, già capo del Kgb, la terribile polizia segreta sovietica. Rischiano tre anni di carcere con l’accusa ridicola di “ teppismo smodato da odio religioso”. Qualche titolo sui giornali, ma non in prima pagina. C’è qualcuno del governo che dice una parola? C’è una politica estera del nostro Paese? Anche una forza del centrosinistra come il Pd, o Sel, prenda una qualche iniziativa? No, siamo alle prese con “ i compiti da fare a casa”. Ma questi “compiti” hanno o no qualcosa a che fare con ciò che avviene nel mondo? Per esempio le elezioni americane interessano o no la vecchia Europa ? E perché Obama ogni giorno incita il vecchio contenente a prendere iniziative per la crescita? No , noi abbiamo a che fare ogni giorno con le dichiarazioni di Grillo. Ogni giorno uno sballo.
Il faccione di Grillo e quello di Mussolini
Ora si presenta sul suo blog, con il faccione di Mussolini alle spalle, un faccione che il 16 novembre del 1922, pochi giorni dopo la marcia su Roma a proppsito del Parlamento diceva: “ Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli:potevo sprangare il Parlamento e costituire bun governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo,voluto.”
.Sappiamo come finì. Il faccione del comico lo imita, con parole ancora più virulente. Vuole proprio eliminare il Parlamento, magari governare con il suo blog . Queste ondate di populismo, di qualunquismo, sempre di destra, cui anche Di Pietro dà una mano, hanno qualcosa a che fare con quanto accade nel mondo? O sono un incidente di percorso?Non è un caso che nell’Europa senza anima destre eversive, fasciste, trovano spazio, sono un pericolo crescente per la democrazia. E in Italia la campagna contro i partiti , nella quale si cimentano anche molti che scrivono sui grandi giornali,che certo hanno le loro colpe ma senza i quali non esiste democrazia è o no un terreno di coltura per pericolose involuzioni? Non basta “fare i compiti a casa”. Anzi può essere un rendere ancora più arido il deserto in cui stiamo vivendo. Forse è il caso ai alzare gli occhi e guardare il mondo.
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