Pdl. Il manifesto osceno di una banda di imbroglioni

Roma è stata tappezzata di manifesti del Pdl, un imbroglio, una truffa nei confronti dei cittadini. Pensiamo che in tutte le città italiane questi manifesto da incriminare  faccia bella mostra di sé. Non sappiamo se il contenuto possa dar adito ad una ipotesi di reato.

Certo è che solo una banda  dedita all’imbroglio dei cittadini   puà avere avuto una idea truffaldina. Sarebbe interessante conoscere chi  è l’autore di un simile misfatto, oltretutto un’offesa alla intelligenza dei cittadini. In questi giorni è stata un crescendo di bugie, sempre  l’Imu al centro delle attenzioni dei berlusconiani .  Sono uscite diverse edizioni di manifesti in cui si ricordava che Berlusconi aveva  preso l’impegno di eliminare  l’imu sulla prima casa. Ora si è arrivati al massimo della sporcizia politica.  Il manifesto dice che  per ottenere il rimborso dell’Imu ,devi votare  per il Popolo delle  libertà con tanto di nome del cavaliere. Un voto di scambio, un reato, questo sì .  Dopo la lettera inviata agli italiani per  ricordare che Berlusconi è stati un grande  presidente, che ha fatto diventare più ricca l’Italia, più ricchi ib cittadini, tanti giovani e tante donne al lavoro, arriva la truffa dell’anno. Ma come è noto  non tutte le ciambelle riescono con il buco. Il cavaliere va lamenta dosi che il presidente del Consiglio non ha alcun potere, tanto che ora vorrebbe fare il ministro dell’economia. Dice che gli è stato impedito di governare. Come è che si prende il merito di aver fatto tante cose buone, tanti provvedimenti per il popolo italiano?  Il bugiardo ha un solo problema, quello di ricordarsi delle bugie che dice. Ma il cavaliere ne dice tante e poi tante che la memoria non lo sorregge.   Intanto sul rimborso dell’Imu è già nata una nuova  “ professione”: c’è gente che va in giro, nei pressi delle poste, con i moduli prestampati per ottenere  la restituzione della tassa già pagata. In particolare si rivolgono a pensionati  per aiutarli ad aprire la pratica necessaria. Ovviamente chiedono un piccolo contributo per il lavoro svolto. Ha di recente denunciato il candidato del Pdl, Pietro Grasso, ex magistrato che in un paesino si è arrivati  chiedere un contributo di 150 euro per “ aprire la pratica”. Chi lo ha fatto ha sbagliato indirizzo perché la somma pagata dal contribuente era poco più di trenta euro.  Ci manca che Berlusconi si assuma il merito di aver  “inventato” una nuova professione,  quella dell’ esperto in “ rimborsi Imu”. Ma da lui e dalla sua banda c’è’ da aspettarsi di tutto. La prendiamo sullo scherzo, certo di cattivo gusto, ma ci sarebbe da piangere. Come si può arrivare fino a questo punto di indecenza, come si può giocare sulla ingenuità di qualche credulone,  quanto si può tirare ancora  la corda in un paese come il nostro dove la corruzione è entrata nei meandri della società? Siamo arrivati, pensiamo, ad un punto limite. Più in là non si può andare. Certo si tratta solo di un manifesto. Di fronte alla catena di indagati, arresti, corrotti, vacanze di lusso pagate dai tangentari, che cosa volete che sia. Quel manifesto non vorremo averlo mai visto e se qualcuno lo stracciasse farebbe opera di bene. Si può stracciare con il voto.

 

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