Berlusconi a caccia dei comunisti. Ma in piazza c’è anche l’Italia civile

ROMA – E’ il sabato delle manifestazioni. Berlusconi  in grande spolvero a Roma, di fronte ad una folla osannante,  forte anche del rinvio, quasi un mese, per legittimo impedimento, di uno dei processi più pericolosi per lui, quello Mediaset, attenua l’assalto alla magistratura e si dedica alla lotta al comunismo, va a caccia dei comunisti- dice- annidati ovunque.

Piazza del Popolo ribolle   di canti e grida, di parole sconnesse, offese a destra e a manca,  bersaglio Bersani in primo luogo. Lo slogan dominante  “ Berlusconi non si tocca”. Immancabile  Alessandra Mussolini, inviperita,  bandiera tricolore a mo’ di turbante.  Dall’altro lato di Via del Corso, Piazza Santi Apostoli, la manifestazione dal titolo “ La Festa della Legalità” che nasce dall’appello lanciato da Micromega sulla ineleggibilità di Berlusconi in base a una legge del 1957 che ha raccolto più di 230 mila adesioni.Manifestazion autofinanzaita, “francescano” dicono gli organizzatori,  un camoimnmcino trasformato in palco pert chi prednde la parola.  Senza sigle di partito, la presenza di esponenti di Italia  dei Valori, Rifondazione, Ingoia, sono in ordine sparso.

Bersani: un  disegno di legge sulle ineleggibilità

La manifestazione – dice uno dei promotori, Gianfranco Mascia,  blogger del popolo viola-  organizzata dal costituendo Comitato 23 marzo senza sigle di partito vuole ribadire nelle piazze italiane, la difesa della Costituzione e della legalità”.  Analoghe manifestazioni  si sono svolte  a Milano, Genova, Palermo, un presidio sotto Palazzo di Giustizia. Su questi problemi Bersani annuncia “norme stringenti”. Si riparte su “pulito, su basi nuove “e parla di  un disegno di legge sull’ineleggibilità, sulle incomatibilità. Il confl. Dalla “ società civile “,l’assemblea di Articolo 21 arriva  sempre a Bersani un “invito” a mantenere ben saldo il proposito di affrontare il problema del conflitto di interessi”.  In Val di Susa una ennesima marcia dei No Tav. Sono arrivati a n che i parlamentari del  Movimento 5 Stelle  che hanno visitato i cantieri a Chiomonte. Il capogruppo al Senato, Ertimi, non perde occasione per una delle sue ormai goà storiche gaffe. Fa la voce grossa e annuncia che chiederà una commissione d’inchiesta che, magari, si pronuncerà quando i lavori saranno completati. Ma, in questo nostro dolente Paese, una commissione d’in chiesta non si nega a nessuno. Più interessante è l’annuncio dato dal commissario per la Torino-Lione, Mario Virano, che “presto partirà l’iter per la valutazione d’impatto ambientale”. Un parlamentare grillino scopra addirittura , ora, suol posto, che si tratta di una linea per trasporto merc i. Pensava che si trattasse di treni passeggeri.  Nel pomeriggio una lunga marcia della “ società della Val di Susa” fino a Bussoleno. Si parla di un corteo  cui hanno preso parte oltre 50 mila persone. Insomma la “ società civile “ si mette in movimento proprio mentre nei palazzi della politica si discute del governo che verrà, se verrà.

Tornano in primo piano le forze sociali, intermedie

 Non solo, proprio Bersani riporta in primo piano le forze intermedie, aprendo il suo “percorso” di consultazioni non con gli altriu partiti, ma con i rapprsentanti dei Comuni e una delegazione del Terzo settore, un insieme di associazioni del no profiti. Domenica saràa la volta della Confederazione italiana agricoltori, della Col diretti, della Confagricoltura, Confindustria, Alleanza cooperative italiane. Lunedì I sindacati e Rete impresa. Poi i gruppi parlamentari, le forze politiche. Sempre lunedì sera un passaggio nella Direzione del Pd.   Società civile, forze sociali, tenute fino ad oggi fuori  da dibattito sulla formazione del governo, tutto chiuso in formule, alleanze  possibili e inventate, retroscena fantasiosi, riportano in primo piano i problemi reali di un paese che affonda, ha bisogno di risalire  rapidamente. Governabilità e cambiamento , lo slogan di Bersani, trovano piena conferma da questo sabato di manifestazione. Anche da quella organizzata dai berluscones per osannare il capo sono venute preziose indicazioni:La prima che non è possibile alcuna “larga intesa” con chi è rimasto all’epoca della guerra fredda e come tema centrale del suo discorso pone  i comunisti sporchi, brutti e cattivi, che  occupano tutti i posti chiave del Paese.

Il cavaliere vuole un Capo dello Stato di  centrodestra, lui

E poi si abbandona a vere e proprie gag da avanspettacolo di bassa lega . Non solo , parla ai suoi come se avesse vinto le elezioni e n on , come è avvenuto, perso più di sei milioni di voti, quasi otto milioni con la Lega. Ultima chicca, anzi due: per il governo ne vede solo uno, quello di cui parte essenziale e il Pdl . Per quanto riguarda il presidente della Repubblica supera il concetto fino ad oggi enunciato. Che doveva nin essere uno di sinistra, ma un moderato. Ora va più in là: deve essere uno del centrodestra. Tutti hanno capoito che si riferisce a lui stesso; In questo modo non ci sarebbe bisogno del sospirato salvacondotto. Per sette anni sarebbe tranquillo.. Uno sfregio, questo, anche al Presidente Napolitano che, nel candidare Bersani, aveva ricordato che il cavaliere aveva proposto un governo di   grande coalizione.        

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