Perché Roma torni una città per vivere

ROMA – Siamo ormai arrivati a pochi giorni dal voto del 26 e 27 maggio. Si tratta di un appuntamento essenziale per la città di Roma. Perché abbiamo la possibilità di scrollarci di dosso una classe dirigente incapace, arruffona e disonesta. Alemanno si è accampato in Campidoglio e, in questi anni, ha trattato l’amministrazione come se fosse cosa sua.

La parentopoli, le indagini della magistratura che hanno coinvolto suoi collaboratori strettissimi: tutti fatti noti che facciamo bene a ribadire anche in queste ultime ore. Aggiungiamo i molti segni di nervosismo di cui da mostra nei dibattiti e nelle interviste. Perché i romani si meritano una classe politica migliore, rinnovata, che considera l’amministrazione come un servizio e non un ostacolo per i cittadini.

Sono quasi due mesi ormai, che, da candidata   per il Pd al Consiglio comunale di Roma, giro la città da mattina a sera. Una esperienza di grande interesse.  Non avete trovato la mia immagine  sui muri della città, avendo scelto di uscire dal consueto schema delle campagne elettorali e di non fare neanche un manifesto. Chi vuole amministrare Roma non può ferirla ancor prima di essere eletto. Ho preferito il contatto diretto, sia attraverso internet che, soprattutto, nelle piazze, nelle scuole, nelle associazioni, nelle case di tanti di voi, in cui mi avete accolto in questo periodo.Credo ,infatti, che la politica sia partecipazione, sia contatto diretto, sia ascoltare prima di dare la propria ricetta. Credo che sia un fatto collettivo, non singolo. E  quando, come nel caso di una campagna elettorale, diventa anche “personale”, non funziona se non c’è un gruppo, un collettivo appunto, dietro una candidatura. E credo  sia giusto portare in Campidoglio una classe dirigente rinnovata e competente. Perché Ignazio Marino, il nostro sindaco, avrà bisogno di un consiglio comunale che non si limiti ad alzare la mano per dire sì, ma che accompagni l’azione della giunta.
In questi anni ho lavorato sull’urbanistica e sui trasporti – come consigliera municipale e nella segreteria romana del Pd. Ma anche sui temi dello sport, della scuola, sui temi sociali. In questa campagna elettorale ho studiato e ho imparato a conoscere anche questioni altrettanto fondamentali come il turismo, il commercio, la cultura. Ho incontrato tante competenze che si sono messe a servizio non di una persona, ma di un progetto per rendere la nostra Roma una “città per vivere”. Una città dove si vive bene, dove i servizi funzionano, i beni culturali sono protetti e  valorizzati è anche una città che attrae turisti e investimenti, che cresce senza distruggere le sue ricchezze ambientali.

Ora tocca a voi, ai cittadini ,dare forza e gambe a questo progetto. Per vincere a Roma e in tanti comuni grandi e piccoli in cui si vota. Malgrado gli errori, le difficoltà il Pd resta l’unica speranza per il rilancio morale ed economico del nostro Paese. Una speranza che vogliamo si trasformi in realtà.

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