La paura di Silvio dietro le sparate ringhiose

ROMA – In un paese  normale  un qualsiasi cittadino condannato a sette anni di carcere per concussione e costrizione, condannato anche per il reato di prostituzione minorile , con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici  non si farebbe vedere in giro fino al processo di appello.

Non solo, tutte le carte sono state rinviate al pm per valutare  se sia ipotizzabile il reato di falso per una ventina di testimoni   per la difesa  sentiti nel corso del processo. Non solo, giudici hanno accolto tutte le richieste della Procura ed hanno addirittura comminato un anno di carcere in più di quanto richiesto  dal pubblico ministero Ilda Boccassini. Dal momento che il condannato non è uno qualunque ma un uomo politico, un ex presidente del Consiglio, un parlamentare della Repubblica italiana che , per l’incarico che ricopre ,dovrebbe avere il decoro in massima considerazione, .solo una cosa potrebbe fare, tirarsi da parte.. La sentenza, fra l’altro non riguarda solo il cavaliere. Mette in luce un vero e proprio verminaio. E’ stata disposta la confisca dei beni di Ruby e del suo compagno Luca Rizzo. Fra la ventina di testimoni che rischiano di essere processati per falso ci sono le “ olgettine”, le gradite “ ospiti” di Silvio il suo ex consigliere per la politica estera,Valentini, l’europarlamentare, Licia Ronzulli, la on. Maria Rosaria Rossi, non poteva mancare il cantante Apicella.

 Certo si tratta del primo grado del processo, ci sarà l’appello, poi eventualmente  la Cassazione. Vale quindi la presunzione di innocenza, ma  se si chiede alla ministra Idem di dimettersi per alcune irregolarità che avrebbe commesso nel pagamento dell’Imu, il cavaliere dovrebbe fare l’unico gesto possibile, dedicarsi alla sua difesa, visto che si ritiene innocente, di  più,un perseguitato dalla magistratura. Dicono i suoi avvocati vittima di un complotto finanziario editoriale Se qualcuno lo ha dimenticato sul cavaliere pende anche una condanna a quattro anni di reclusione per frode fiscale. Insomma  i nodi stanno venendo al pettine . Se si tiene  conto che in Corte d’Appello a Milano i processi si svolgono in tempi rapidi è prevedibile che nell’arco di pochi mesi si avrà anche la sentenza di secondo grado. Si incrociano in questa brutta .Questa condanna non potrà non avere riflessi sull’andamento del dibattito parlamentare. Si dice, anche da parte di esponenti del centrosinistra ,che Berlusconi deve essere battuto politicamente e non per via giudiziaria. Lodevole  proposito. Ma questa condanna è di una gravità tale che dovrebbe mettere perlomeno mettere  in discussione la permanenza di Silvio Berlusconi in incarichi di primaria importanza nella vita del nostro Paese. Lui stesso, che si dichiara uno statista, il più bravo del mondo, dovrebbe compiere un atto di grande responsabilità. Ma non lo farà. Così come non farà cadere il goverrno . Lascia alla sua  squadra di fedelissimi rilasciare dichiarazione di fuoco, “ sentenza da tribunale speciale”, insieme a parole ridicole, “ questa sentenza rafforza Silvio”, fatta da una sua  fedelissima. Se così fosse il cavaliere dovrebbe ringraziare i giudici milanesi. Dietro  le sparate ringhiose si nasconde la paura dei Cicchitto, dei Gasparri, della Santanchè,dei  Brunetta, dei Ferrara che chiama i sudditi alle armi e convoca una manifestazione a Roma ,paura, sgomento di rimanere orfani, destinati alla scomparsa politica. Il cavaliere, che è persona furba, astuta, sa bene che se fa cadere il governo si troverebbe ancor più in difficoltà, non avrebbe più alcuna visibilità, non potrebbe presentarsi,un giorno come uno statista responsabile, il giorno dopo come uno imbraccia il randello per bastonare i giudici, la magistratura. Farà la vittima e al tempo stesso cercherà di  patteggiare, non faccio cadere il governo, mettiamo in campo qualche legge, o qualche emendamento, fatto passare di straforo , da inserire in una pseudo riforma della giustizia. Perché anche Berlusconi in fondo ha paura, ha perso la sua tracotanza, piagnucola.

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